martedì 14 dicembre 2010

Thailandia : L'isola che non c'e'. (di AtaruMoroboshi79) 9°puntata -Dedicate ai nonni piu' belli del mondo. arselle.

Dedicate ai nonni piu' belli del mondo. arselle.

Sole caldo, vento forte.
Portatile sulle gambe, in cuffia "I'm Having a Relapse" Eminem.
L'hamaca ondeggia con la testa a ritmo hip hop.

Sull'isola che non c'e' una piacevole scoperta ha completato una delle giornate piu' spensierate e rilassanti della mia permanenza, un tuffo nel passato. Seduto sulla splendida spiaggia bianca, tra un tuffo e un altro, tra una pennica e una sigaretta affondando le mani nella sabbia guardando il mare piatto e turchese ho sentito qualcosa tra le dita, una conchiglietta, ma non una qualsiasi, un arsella. Non ci credevo.

Il frutto di mare che piu' e' stato costante nella mia infanzia. Un salto inietro..Toscana, tirrenia, mia nonna Iliana e mio nonno Salvatore, il bagno dell'aereonautica, la cabina, la pesca, il mangiare preparato la sera prima, la borsa frigo blu, i miei sandali neri, il calore dei miei nonni che adesso mi guardano da lassu'. E ancora, la casa di Livorno al quartiere "ovo sodo", la tavola apparecchiata con i tovaglioli di cotone, il boccione da 2 litri di vino rosso, la cucinetta con mia nonna ai fornelli, la tv sempre accesa sulla rai, mio nonno che affettava il pane toscano, il mio bicchiere con vino diluito con l'acqua per non farmi ubriacare a 9 anni ma per farmi sentire grande, le braciole con il sugo rosso, il mega piatto di pasta e la pesca con lo zucchero. E la mia camera, con le foto di mio padre, ammazzato due anni prima. Tutto in una conchiglia, sembra quasi un segno, un gioco del destino. Tutto cosi lontano, tutto cosi vicino.

Le arselle. Squisito frutto di mare.

Bhe' se ne ho trovata una ce ne saranno anche altre. Affondo le mani ed e' magia. Quattro, cinque in due manate di sabbia, incredibile. Corro a casa chiamo la mia ragazza eccitato come un bambino e corriamo sulla spiaggia e iniziamo a raccoglierle. Ma e' dura con le mani, c'e' bisogno di un idea.
Torno al volo in casa mi guardo in giro e prendo lo scolapasta e il contenitore delle posate e mi precipito dal mio scricciolo. E iniziamo a setacciare il bagnasciuga..raccontandoci un po delle nostre infanzie. Ci siamo divertiti come due bambini, lei mezza vestita nell'acqua mi sembrava un angelo caduto in mare, la luce delle cinque di pomeriggio completava l'opera. Alle sette di sera ne avevamo gia' piu' di un kilo! Torniamo a casa con il sole che si immerge nell'oceano alle nostre spalle e decidiamo di mangiarcele con gli spaghetti. Le cuciniamo, le sgusciamo una ad una e poi soffritto aglio, olio e un pochino di menta con il peperoncino. Non avevamo il basilico purtroppo.. ma il risulatato e' stato ottimo. A pancia piena ci siamo addormetati con le mani al sapore di arsella ma felici. Basta poco, mio nonno me lo diceva sempre, per essere felici..

Un saluto dal pompiere con lo scolapasta in spalla.
In diretta dall'isola che non c'e'.

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