martedì 7 dicembre 2010

Thailandia : L'isola che non c'e'. (di AtaruMoroboshi79) 6°puntata Direzione Penang, Malesia


Direzione Penang, Malesia Finalmente e' arrivato. E' un minibus 12 posti piccolissimo. Mi viene da piangere. Carichiamo i bagagli, io salgo per primo poi piano piano tutti gli altri. E' un minibus psichedelico, sedili in pelle viola, tende rosa, soffitto amaranto. Orrendo. Considerato il fatto che ci dovro' stare seduto per 8 lunghissime ore me lo dovro' far piacere per forza. Ovviamente e' al completo. Prima fila guidatore e due donne thai sulla trentina, seconda fila inglesi due donne e un ragazzo giovane, suppongo siano mamma nonna e nipote, altre tre persone nazionalita' ignota forse svedesi e dietro in ultima fila io e due ragazze belle robuste di colore, americane. Una condanna. Volevi risparmiare, adesso t'attacchi. Una costante, gli sguardi delle persone sono rapiti dai colori del minibus, e pare che il proprietario ne sia entusiasta! Il viaggio parte bene, incastrato tra il finestrino e la mia ingombrante vicina sono riuscito a trovare una posizione "comoda" per dormire, penso di essere crollato dopo circa un centinaio di kilometri anche se mi sono dovuto impegnare piu' di un monaco tibetano per rilassarmi. Arriviamo ad Hat Yay nell'estremo sud della Thailandia circa in 7/8 ore, il viaggio e' stato durissimo. In realta' io pensavo di essere gia' a Penang, mi sbagliavo, eravamo solo alla frontiera. Una volta scesi e oltrepassata la frontiera siamo finalmente in Malesia! Timbro sul passaporto e sorpresa! un altro minibus! Pero' questo minibus e' da favola, interni in pelle beige, posti comodi e larghi, impianto stereo degno di una discoteca tv e dvd! Facciamo altre due ore circa di tragitto immersi nel buio della Malesia e poi magicamente il ponte che collega l'isola di Penang alla terra ferma. Mille luci e palazzi alti, moderna e stupenda da lontano, gia' mi immagino a spasso per la citta'. Le ultime ore di tragitto le passo chiaccherando con un ragazzo spagnolo molto simpatico che fa l'istruttore di sub a Krabi e decidiamo di cenare e cercare l'albergo insieme una volta arrivati. Se devo dirla tutta il viaggio e' stato un inferno la prossima volta prendero' sicuramente un aereo ma adesso come adesso non mi pesa molto, sono troppo contento di essere arrivato sano e salvo in Malesia! Quindi non mi rimane che cercare un albergo e secondo l'amico spagnolo e' meglio cercarlo a chinatown per poi mangiare nel quartiere indiano. Mi piace tutto questo miscuglio di etnie, quindi dormo dai cinesi, mangio dagli indiani e viaggio thai! Spero solo di riuscire a camminare, ho la schina a pezzi.. Penang
Finalmente a Penang! sono circa le 11 di sera e il minibus ci lascia in zona Chinatown come da richiesta dell'amico spagnolo. Giriamo diverse guesthouse ma sono tutte piene purtroppo, la guesthouse che lui consigliava era il "banana". Il nome non prometteva bene ma l'ingresso non era per niente male..ma niente letti! Iniziamo a camminare a caccia di due stanze e le troviamo in una traversa, anzi, in un interno cortile abbastanza nascosto e buio, proprietario un cinese. Al bancone suppongo il boss della guesthouse, un uomo molto grasso a petto nudo, tette con capezzoli a punta, diversi nei pelosi sul petto, collana d'oro, orologio d'oro. bracciale d'oro e ciliegina sulla torta prugnatismo absburgico con tic nervoso agli occhi. Ah, si certo dimenticavo, parcheggiato in cortile un bel Mercedes (o una bella Mercedes?) anni 90. Se non avessi avuto un estremo bisogno di riposo non mi sarei mai neanche fermato a chiedere il prezzo, ma era tutto pieno e lui, caso strano aveva tutte le stanze vuote. Anzi, piu' che strano, era pazzesco. Prendiamo due stanze e saliamo a vederle, il boss tra l'altro molto gentile ci fa anche scegliere. Saliamo per una rampa di scale in legno molto larga che ci porta al primo ed unico piano. Un corridoio con le stanze, in fondo come al solito i bagni. La stanza era incredibilmente bella per quanto fosse degradata, sembrava un degrado voluto e cercato piuttosto che dato dalla mancanza di amore per il proprio albergo. Un letto con un materassino alto una decina di centimetri, un lavandino taglia piccola a maculato bianco e marrone zozzo, una sedia senza una gamba di plastica, un finestrone con lenzuolo-tenda con vista muro a 3 metri e a completare l'opera al di la' dello sporco ovunque (ma quello vero, non la polvere!) una marea di vernice bianca ovunque secca sul pavimento di legno. Era evidente che l'imbianchino aveva usato "un grande pennello" ma con un giornale piccolo, un fumetto forse. Sembrava la stanza in cui Leonardo di Caprio dorme una delle prime notti a Bangkok nel film "the beach". Dimenticavo, i muri non finivano al soffitto, le stanze erano praticamente comunicanti e il ventilatore ovviamente non andava. Il boss ci ha detto che era un guasto temporaneo anche se visti gli interruttori del dopoguerra secondo me quel ventilatore ha fatto aria a clienti che adesso fanno compagnia ai miei carissimi nonni! Ma.. c'e' sempre un ma, il prezzo era veramente positivo, 20 ring a notte. La prendo. Affare fatto. Appoggio lo zaino, ringrazio e mi preparo per una bella doccia fresca poi cena. Non essendoci, ovviamente, bagno in camera molto diligentemente mi spoglio con asciugamano in vita vado a caccia delle docce. Ci ho messo almeno un quarto d'ora per trovarle, sinceramente non pensavo che si potessero installare delle doccie sopra le turche che puzzavano come un letamaio. Forse e' stato l'odore a farmi perdere l'orientamento. E' stata la doccia piu' veloce della mia vita ed e' stato automatico pensare a mia madre. Chissa' perche'! Comunque mi sono sentito Rambo, esperienza da fare. Bermuda e maglietta pulita e si parte. Decidiamo per l'Indiano, pollo e altre pietanze, mi sono fidato ciecamente dello spagnolo ed ho fatto bene, ho mangiato come un porcello ed ho speso pochissimo in tutto circa 180 bat.. compresa figura del cavolo con richiesta vino e birra. Non sapevo che in Malesia fosse vietato bere nei ristoranti alcolici, ma meglio cosi'. Dopo la cena in realta' ero stanchissimo ma visto che ero senza la mia ragazza non mi sarebbe dispiaciuto fare un giro in qualche pub ma lo spagnolo ha bocciato tutte le mie proposte senza nemmeno rifletterci, troppo stanco. Non ci resta che andare a dormire.. anche se prima mi sono fermato in un bar e mi sono comprato una bella birra taglia xl. Entrato nella mia suite, mi scolo la mia birretta, telefonata da buon fidanzato e poi crollo totale. Una notte senza sogni prima dell'unico giorno a Penang. Purtroppo la donna rompe le palle e pretende che torni prima possibile, posso capire anche il perche' dopo quello che abbiamo passato pero' l'idea del viaggio di ritorno mi uccide. Vorra' dire che al prossimo "visa" mi inventero' l'obbligo di stare fuori 3 giorni! E domani Penang! Per il momento e' tutto, saluti

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