SOLENNITÀ DI GESÙ
CRISTO RE DELL'UNIVERSO / C
NEL MONDO DEGLI UOMINI
«GESÙ, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Vangelo) è l’invocazione rivolta al Re dell’universo da uno dei malfattori crocifissi accanto a lui. Egli non chiede a Colui che è "icona del Dio invisibile"(II Lettura) di liberarlo da quella morte atroce ma di vivere nell’eternità, in comunione con lui e con il Padre. Il suo pentimento diviene il passo certo verso la salvezza. Anche noi, nella solennità di Cristo Re dell’universo, che chiude l’anno liturgico, ponendoci in contemplazione dinanzi al mistero della croce, siamo chiamati ad illuminare con la virtù cristiana della speranza le tante situazioni che sembrano crocifiggere i nostri spazi esistenziali.
Nella storia d’Israele con l’unzione del Re Davide (I Lettura) si è dato inizio alla nascita del regno. La sovranità del Cristo morente va oltre ogni regalità e logica umana. Il suo è un regno di pace, di concordia aperto all’umanità redenta dal suo sacrificio. Se con umiltà di cuore riconosceremo la regalità di Cristo nella nostra vita, confidando nella divina misericordia, la croce ci apparirà come l’unica via della libertà interiore e della salvezza.
Lucia Giallorenzo
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