venerdì 16 aprile 2010

BIRMANIA , STRAGE ALLA FESTA BUDDISTA

Birmania, strage alla festa buddista
Esplose tre bombe, nove le vittime


RANGOON - LaStampa.it

Sanguinoso attentato a Rangoon, l’ex capitale della Birmania: tre bombe esplose sulla riva del lago Kandawgyi, dove una grande folla festeggiava il nuovo anno buddista, hanno ucciso nove persone e ne hanno ferite altre 75. Le bombe erano nascoste sotto un gazebo. Un quarto ordigno è stato scoperto e disinnescato dagli artificieri. Quattro delle vittime sono donne e tra i feriti ci sono numerosi poliziotti che vigilavano sui festeggiamenti per il Thingyan, la Festa dell’acqua che dà il via al Capodanno birmano. Un appuntamento tradizionale in cui ci si inaffia a vicenda con secchiate e gavettoni, come rito purificatore.

Fonti citate da Asianews hanno parlato di «più di 30 morti» e hanno spiegato che l’attentato potrebbe essere una mossa del regime per mettere a tacere il dissenso in vista delle elezioni del prossimo autunno, le prime dal 1990. Dalle elezioni è stata esclusa la leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari. Il partito di San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia (Lnd), ha annunciato il boicottaggio della consultazione.

In passato la giunta militare al potere in Birmania dal 1962 ha attribuito gli attentati ai gruppi armati in esilio e alla guerriglia etnica degli Stati Karen e Shan, lungo la frontiera orientale. La tv di Stato ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su un attentato che ha definito «un insulto per il popolo» da parte di «forze distruttive». Nell’agosto scorso la giunta militare affermò di aver sventato un attentato a Rangoon durante la visita del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon

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