mercoledì 12 marzo 2008

Italia povera.....povera Italia !!!

Ocse: gli stipendi italiani al 23° posto: anche Grecia e Spagna sono davanti a noi :shock: :oops:



ROMA (11 marzo) - Arrivare alla fine del mese con poco più di mille euro: lo stipendio netto medio di un italiano infatti non arriva neanche a 20.000 dollari l'anno, che equivalgono a circa 13.000 euro. A fare i calcoli nelle tasche degli italiani è l'Ocse che colloca il nostro paese nella classifica dei salari medi netti al 23/o posto sui trenta totali . L'Italia si colloca così ben dietro non solo a Francia, Germania e Gran Bretagna, ma anche a Paesi come Grecia e Spagna.

Classifica invece capovolta se si guarda a quanta parte del salario, invece di finire in busta paga, finisce nelle casse del fisco e degli istituti previdenziali. In Italia la quota è quasi pari al 46% e nella classifica del cuneo fiscale, che calcola la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente viene incassato dal lavoratore, siamo al sesto posto.

Emergenza salari - che ieri era stata richiamata dal presidente della Cei Angelo Bagnasco e sulla quale nei mesi scorsi si era soffermato anche uno studio della Banca d'Italia - è dunque confermata anche dall'istituto di Parigi che ci colloca quasi in coda alla classifica. I calcoli sono fatti sul salario medio al netto di un single senza carichi di famiglia e sono a parità di potere d'acquisto, inglobando anche gli effetti del caro-vita. Se la passano peggio degli italiani, in Europa solo i portoghesi e gli abitanti dei Paesi dell'ex area dell'Est; in fondo alla classifica anche turchi e messicani.

Per il resto in tutti gli altri paesi si registra un salario medio più alto. L'eldorado è in Corea dove il salario medio è di 37.844 dollari l'anno. Se si resta in Europa, dalla classifica Ocse emerge comunque che un inglese guadagna quasi il doppio (l'87,8% in più) di un italiano, un tedesco il 43,1% e un francese il 28,6% in più. L'Italia è nettamente sotto la media Ocse (24.660 dollari), Ue a 15 (26.434) e Ue a 19 (23.282). I sindacati chiedono un intervento urgente sulla questione. «Il rapporto dell'Ocse è l'ennesima conferma che siamo diventati un paese povero, dove si è allungata drammaticamente in questi anni la forbice sociale tra chi ha un reddito elevato e chi non riesce più ad arrivare a fine mese», commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Per dare risposte all'emergenza salari occorre intervenire «sia sul fisco sia sui contratti di lavoro» a partire dalla riforma del modello contrattuale sui cui non si può «continuare a stare fermi», sottolinea il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani. Per Giorgio Cremaschi della Fiom invece «lo sprofondare dei salari italiani dice che dopo più di 20 anni di moderazione salariale il sindacato deve radicalmente cambiare linea e dare via ad un'offensiva salariale senza scambi su produttività».

Pesa sui salari in Italia anche il cuneo fiscale: considerando il caso di un lavoratore single senza figli che guadagna esattamente il 100% della media nazionale, il cuneo fiscale si attesta al 45,9% (al sesto posto tra i paesi Ocse), in crescita dello 0,3% rispetto al 2006. La percentuale è più bassa invece nel caso del lavoratore con a carico coniuge e due figli: il cuneo fiscale in questo caso è al 33,8% (ma era al 33,3% nel 2006) per gli stipendi italiani, superiore comunque alla media Ocse (27,3%), dell'Europa a 15 (31,9%). Tra il 2000 e il 2006 il peso della tassazione sui salari in Italia è diminuito (-0,9%) e il maggiore calo si è registrato nelle fasce di reddito più basse.

Ecco in una tabella la classifica degli stipendi nell'Ocse nel 2007. Si tratta del salario medio netto annuale di un lavoratore single senza carichi di famiglia. I valori sono espressi in dollari e sono calcolati a parità di potere d'acquisto. Fonte: Ocse, Rapporto sul prelievo fiscale sui salari 2006-2007.

1. Corea 37.488
2. Regno Unito 37.299
3. Svizzera 34.136
4. Lussemburgo 33.726
5. Giappone 33.189
6. Norvegia 32.513
7. Usa 31.053
8. Australia 30.775
9. Austria 29.144
10. Paesi Bassi 29.008
11. Germania 28.435
12. Islanda 27.429
13. Irlanda 26.720
14. Svezia 26.647
15. Canada 26.531
16. Grecia 25.572
17. Francia 25.555
18. Finlandia 25.525
19. Belgio 25.425
20. Danimarca 24.205
21. Nuova Zelanda 22.783
22. Spagna 22.207
23. ITALIA 19.861
24. Portogallo 17.184
25. Repubblica Ceca 13.485
26. Turchia 11.572
27. Polonia 11.350
28. Repubblica Slovacca 11.198
29. Messico 9.968
30. Ungheria 9.822

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