sabato 5 gennaio 2008

Prepotenza U.S.A la detenzione dei 5 cubani

Qualificano come una prepotenza dell’impero la reclusione dei Cinque cubani

(Prensa Latina) La reclusione di Cinque cubani nelle carceri nordamericani è una dimostrazione in più della crudeltà e della prepotenza imperiale, ha espresso a L’Avana l'ex congressista peruviano Gustavo Espinoza.

“Gli Stati Uniti cercano di sanzionare Cuba nelle persone dei Cinque”, precisò in un incontro con la stampa il presidente del Comitato di solidarietà con gli antiterroristi dell'Isola.

René Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e Gerardo Hernandez sono stati fermati il 12 settembre 1998 e sanzionati con condanne che vanno da 15 anni di privazione di libertà fino ad un doppio ergastolo con 15 anni di prigione.

“Sappiamo che le accuse contro gli antiterroristi cubani non hanno nessun sostentamento, questo rappresenta la falsità e l'inconsistenza della giustizia statunitense”, sostenne Espinoza.

Aggregò che durante il 2007 in Perù si svilupparono diverse azioni per esigere l'immediata liberazione dei Cinque in un contesto nel quale il governo dal paese andino, contrario alla posizione del popolo, è alleato degli Stati Uniti.

Puntualizzò che lo scorso anno si raccolsero migliaia di firme in appoggio della causa degli antiterroristi per inviarli al pubblico ministero generale ed alle autorità giudiziali statunitensi.

Espinoza manifestò che centinaia di donne peruviane hanno esatto che Washington conceda i visti per viaggiare da Cuba agli Stati Uniti per Olga Salanueva ed Adriana Perez, mogli di René e Gerardo, rispettivamente.

Loro, in reiterate occasioni, hanno ricevuto un rifiuto per entrare in territorio nordamericano, un'azione che viola i diritti umani degli antiterroristi cubani ed i suoi parenti.

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