sabato 22 ottobre 2016

Il Giorno del Signore : XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 2016

23 ottobre 2016

Oggi la liturgia della Parola ci insegna come pregare davanti a Dio. La parabola del fariseo e del pubblicano ci indica il modo giusto per pregare con umiltà, perseveranza e fede. L’atmosfera della Giornata Missionaria odierna ci apre ad una preghiera universale, cattolica.

DUE UOMINI SALIRONO AL TEMPIO A PREGARE…

commento
NELL’ODIERNA liturgia della Parola continua la riflessione sulla preghiera. Quale atteggiamento dobbiamo assumere nella preghiera? Ce lo dice la parabola lucana del fariseo e del pubblicano che si recano al tempio per pregare. Due modi di pregare fondamentali e antitetici: il culto solo esteriore che non cambia la vita e la preghiera umile del peccatore che si pente. Il libro del Siracide (I Lettura) ci dice che il vero culto consiste nel cambiamento del cuore e nell’apertura agli altri. Dio non accetta i gesti esteriori e ipocriti di culto che celano l’ingiustizia, mentre risponde alla sete di giustizia del povero.
La preghiera-testamento di Paolo (II Lettura) attesta che la sua fedeltà a Cristo e alla sua missione non è mai venuta meno. La fiducia dell’Apostolo non è nelle opere da lui compiute, ma nell’efficacia della grazia di Cristo che gli è vicino. Il Vangelo presenta la preghiera del fariseo e del pubblicano: il primo crede di non aver bisogno di nulla perché si crede giusto, mentre il secondo confessa i suoi peccati e si affida alla divina misericordia. Ricchi delle ricchezze di Cristo, eliminiamo dalla nostra vita orgoglio e ipocrisia.


Domenico Brandolino, ssp

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