sabato 14 novembre 2015

Il Giorno del Signore : XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

15 novembre 2015

Lungo l’anno liturgico abbiamo celebrato le tappe del mistero di salvezza: oggi anticipiamo nel mistero la sua conclusione trionfale. Facciamo nostro il grido della prima Chiesa: “Vieni, Signore Gesù!”. In quel grido è la speranza che sostiene la Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno verso la patria. - Giornata Europea per le vittime della strada.

«VEDRANNO IL FIGLIO DELL’UOMO VENIRE SULLE NUBI»

«In verità questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri».

«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno», dice il Signore.

SIAMO invitati in questa domenica del tempo ordinario a riflettere su come viviamo il tempo. Il discorso di Gesù, (Vangelo) infatti, non intende fissare il nostro sguardo su ciò che accadrà alla fine della storia, ma sul nostro presente, invitandoci a interpretarlo con uno sguardo diverso, per riconoscervi la vicinanza del Figlio dell’uomo. La storia di ogni tempo, anche del nostro tempo, ci mette sotto gli occhi segni di morte e di dissoluzione. Dentro un mondo che muore possiamo riconoscere il segno del fico: «Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è alle porte ». Quando vediamo gli eventi drammatici che caratterizzano la storia, dobbiamo rimanere certi che il Signore si avvicina con la potenza della sua misericordia salvifica. Tutto passa, ma non passa la parola di Dio e la sua promessa di vita. Quella promessa che ci consegna oggi il profeta Daniele nella Prima Lettura: «In quel tempo sarà salvato il tuo popolo». Cristo infatti, ci ricorda la lettera agli Ebrei (II Lettura), porrà tutti i suoi nemici, inclusa la morte, sotto i suoi piedi. Con il suo unico sacrificio Gesù ristabilisce la piena comunione degli esseri umani con Dio.
Fr Luca Fallica, Comunità SS. Trinità, Dumenza

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