sabato 3 ottobre 2015

Il Giorno del Signore : 4 OTTOBRE San Francesco di Assisi

SECONDO IL RITO ROMANO
E IL CALENDARIO SERAFICO

 

LETTURE: Sir 50, 1,3-7; Sal 15; Gal 6,14-18; Mt 11,25-30
  
Convertitosi a Cristo da una giovinezza gaudente e spensierata, Francesco prende alla lettera le parole dei Vangelo e fa della sua vita una imitazione di Gesù povero e tutto proteso a compiere la volontà del Padre. In una conformazione e trasformazione tale che « da Cristo prese l’ultimo sigillo », come dice Dante (Paradiso, 11, v.107): « portare le stigmate della Passione nel suo corpo » (cf Gal 6,17). Francesco si allontana dall’antica e tradizionale concezione della vita monastica. Egli crea una « fraternità »; i grandi ordini francescani che da lui hanno origine — Minori, Conventuali, Cappuccini — trovano in Francesco più che una regola, uno stile di vita. La forma di santità vissuta da Francesco si è diffusa nel mondo attraverso il Terz’Ordine e unisce tutti coloro che pongono lo spirito al di sopra della lettera e l’amore prima della giustizia. La sua azione missionaria, la predicazione evangelica di pace e bene sono andate al cuore dei popoli e delle classi sociali spesso in lotta fra loro. Pochi uomini hanno avuto tanto influsso nella società del loro tempo e oltre, come Francesco. La sua visione ottimistica della creazione, espressa nel Cantico di frate sole, il suo amore per « madonna Povertà », il suo spirito evangelico intrinsecamente e dinamicamente innovatore e riformatore in piena adesione alla Chiesa, sono messaggi vivi per il mondo attuale. Con santa Caterina da Siena è patrono principale d’Italia.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Sir 50, 1.3-7
Francesco come sole sfolgorante rifulse nel tempio di Dio.

Dal libro del Siracide
Ecco chi nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario. Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque, un serbatoio ampio come il mare. Premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio.

Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando usciva dal santuario dietro il velo.
Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in cui è piena, come il sole sfolgorante così egli rifulse nel tempio di Dio.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 15
Tu sei, Signore, mia parte di eredità.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.


Seconda Lettura
  Gal 6,14-18
Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
  
 
 
 
 
  
Vangelo 
Mt 11,25-30

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
 

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Nessun commento: