sabato 29 novembre 2014

Il Giorno del Signore : I DOMENICA DI AVVENTO / B

Domenica 30 novembre 2014

Il Tempo di Avvento segna l’inizio dell’anno liturgico. Esso è preparazione al Natale del Signore all’insegna della vigilanza e della preghiera, unendo la celebrazione liturgica della prima venuta, già realizzata, con l’attesa del ritorno definitivo di Cristo alla fine dei tempi.

ATTENDIAMO VIGILANTI LA VENUTA DEL SALVATORE

«Vegliate: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino».

«Vegliate: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino».

LA liturgia della Parola ci presenta il profeta Isaia (I Lettura), che davanti alla desolazione del peccato, dell’ingiustizia e delle miserie, che toccano il popolo implora l’intervento di Dio. Gli chiede di non lasciare andare in rovina la sua opera, ma di liberarla dall’oppressione del male. Dio risponde mandando suo Figlio. Occorre però avere occhi aperti per riconoscere in Lui il Salvatore venuto a liberarci. Il rischio è di addormentarsi sulle nostre abitudini ed essere ciechi di fronte alla grazia offerta da Dio. Non a caso, nel Vangelo di Marco ricorre più volte l’invito a vegliare! Non possiamo distrarci, non dobbiamo rimanere come inermi e assopiti. Il Signore ci ha resi amministratori dei suoi beni, non padroni! Ciò non dobbiamo dimenticarlo mai, perché il suo ritorno non ci trovi impreparati. Anche Paolo (II Lettura) ringrazia Dio sinceramente delle grazie ricevute dalla giovane comunità di Corinto. Ma la sua preghiera non è priva di humour: questi doni di Dio, i Corinti li hanno ricevuti in vista del ritorno definitivo di Cristo che rivelerà allora il buono o il cattivo uso di questi doni che provocano fra di loro delle gelosie e delle rivalità.

Nicola Gori

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