sabato 3 maggio 2014

Il Giorno del Signore : III DOMENICA DI PASQUA

Domenica 4 maggio 2014

Se i nostri cuori sono lenti nel credere, facciamo tesoro del racconto dei due discepoli di Emmaus e dell’affermazione di Pietro che proclama la sua fede nel Risorto. - Oggi si celebra la 90a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la 18a Giornata nazionale dei bambini vittime della violenza e contro la pedofilia.

AL MISTERIOSO VIANDANTE: «RESTA CON NOI, SIGNORE»

Quando Gesù fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora lo riconobbero…POSSIAMO immaginare lo sconvolgimento dei due discepoli diretti a Emmaus mentre discorrono con un misterioso viandante che si avvicina a loro. Sono tristi perché Gesù è stato ucciso e sepolto. Le domande del viandante sembrano quasi rinnovare il dolore che attanaglia l’anima. I loro occhi sono incapaci di riconoscere Gesù, annota Luca nel suo Vangelo. Nemmeno quando il Risorto spiega loro che doveva soffrire per entrare nella gloria. Perché questa cecità? Il loro stato d’animo è come un macigno che non permette di elevare lo sguardo oltre il dolore e lo sconforto. Non è forse questo un messaggio per tutti noi? Il conflitto tra il desiderio di credere alla risurrezione e i timori umani che sia solo un’illusione non trovano soluzione se non al termine del viaggio. È solo nell’Eucaristia che trovano la luce che rende loro la vista. Anche Pietro negli Atti degli Apostoli (I Lettura) davanti all’incredulità della gente riguardo alla discesa dello Spirito Santo, deve spiegare come l’Antico Testamento annunciasse quanto era avvenuto in quei giorni. Un discorso sul compimento delle promesse in Cristo anche da Pietro nella sua prima Lettera (II Lettura).

Quando Gesù fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora lo riconobbero…


Nicola Gori

Nessun commento: