Il Giorno del Signore : III DOMENICA DI AVVENTO / A
La promessa del profeta Isaia si avvera in Cristo: è lui che
porta a tutti la gioia e la vita. Ma bisogna accoglierlo con animo
povero e ben disposto. Ecco ciò che rende grandi nel regno di Dio.
ACCOGLIAMO IL VANGELO DELLA GIOIA
È
L’ESULTANZA la nota di questa domenica, chiamata Gaudete, cioè
“rallegratevi”, perché il Natale del Signore è vicino. Alla gioia
proclamata da Isaia (I Lettura): «Si rallegrino il deserto e la terra
arida», fa eco la seconda lettura nella quale l’apostolo Giacomo
raccomanda: «Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è
vicina!». Il Vangelo, nella persona del Battista, ci presenta la
caratteristica della gioia cristiana: non ha nulla di squillante, ma
porta con sé i tratti del dubbio, del dolore, abitati però dalla
speranza. Infatti, il Battista, nel buio del suo carcere, ha un momento
di smarrimento e manda a chiedere se sia Gesù il Messia atteso. Teme di
essersi sbagliato. Come risposta il Cristo cita la Scrittura che si
realizza, la promessa di Dio mantenuta: i ciechi vedono, gli zoppi
camminano, ai poveri è annunciata la buona novella. La gioia per i
credenti ha la sua origine nella fede, dentro la Scrittura, nella
speranza delle promesse di Dio realizzate in Cristo. Spesso la gioia del
credente è una gioia crocifissa, ma nella fede è anche vero che il
credente è crocifisso alla gioia!Elide Siviero
Nessun commento:
Posta un commento