Liturgia della Parola:Is
66,18b-21; Sal 116,1-2; Eb 12,5-7,11-13; Lc 13,22-30
66,18b-21; Sal 116,1-2; Eb 12,5-7,11-13; Lc 13,22-30
FIGLIO MIO, NON TRASCURARE
LA CORREZIONE DEL SIGNORE
LA conclusione del Vangelo odierno è piuttosto amara:
«Vi sono primi che saranno ultimi». Che cosa devono fare
allora i primi, davanti ai quali viene chiusa la porta della
salvezza e si sentono rispondere: «Voi, non so di dove siete
»? Anzitutto gli uni e gli altri devono ascoltare l’insegnamento
di Cristo. Quindi seguire l’itinerario suggerito dal
Vangelo: per entrare nel regno di Dio bisogna varcare la
porta stretta. Finora molti hanno cercato di entrarvi ma
non ci sono riusciti, poiché il loro impegno di onestà, di fede
e di amore è stato insufficiente o non perseverante.
Conviene mettersi alla scuola del Signore che si rivolge
ai credenti come a figli: «Figlio mio, non trascurare la correzione
del Signore», talora dura ma sempre benefica. Dio
è Padre, e un padre corregge i propri figli (II Lettura).
Inoltre il Signore va annunciato ai non-credenti, anch’essi
chiamati al culto dell’unico Dio (I Lettura), percorrendo
la via della porta stretta: la Croce. Nella mensa del regno
entreranno i discepoli, coloro che, illuminati e formati dalle
parole del Signore, hanno perseverato nella preghiera,
nella carità e nella giustizia sociale.
Sergio Gaspari, smm
Nessun commento:
Posta un commento