XVII DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / C
DEL TEMPO ORDINARIO / C
Liturgia della Parola: Gen 18,20-32; Sal 137,1-3.6-8; Col 2,12-14; Lc 11,1-13
SIGNORE GESÙ,
INSEGNACI A PREGARE!
UNO dei discepoli chiede a Gesù che insegni a pregare
(Vangelo). La colletta prega così: «Rivelaci, o Padre,
il mistero della preghiera filiale di Cristo». C'è una preghiera
che dobbiamo imparare, che ci è consegnata come
dono, che ci trasforma all'interno. Da soli non ne siamo
capaci, Gesù ce la insegna: preghiera fiduciosa e perseverante
di figli di Dio a lui affezionati, che lo riconoscono e
lo invocano Padre, preghiera per diventare più figli, che
diviene invocazione allo Spirito Santo.
Sono passi da compiere per imparare da Gesù il senso
e l'orientamento del nostro pregare: la ricerca di lui piuttosto
che delle cose che ci possono stare a cuore, della
sua volontà, del suo amore. Il "Padre nostro" non può ridursi
ad una formula, deve diventare spirito e vita. Alla
scuola di Gesù scopriamo il mistero della preghiera. Dio
ascolta la supplica di Mosè (I Lettura), perché risponde
alla sua volontà che è perdono e salvezza. La fiducia nel
mistero della preghiera ci fa crescere nell'esperienza del
suo amore e «ci risuscita per la fede nella potenza di
Dio» (II Lettura).
Bartolomeo Stellino, liturgista.
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