sabato 13 luglio 2013

Il Giorno del Signore : XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / C


XV DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / C

Liturgia della Parola: Dt 30,10-14; Sal 18,8-11; Col 1,15-20; Lc 10,25-37.

FARSI PROSSIMO DI TUTTI

«Un Samaritano, che era in viaggio... gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino».LA Legge e i comandamenti di Dio formavano una siepe a protezione della vita. Non si trattava di una sfida alla fragilità umana, ma di suggerimenti per il bene del popolo di Israele (I Lettura). Oggi la liturgia ci propone un dialogo fatto da Gesù per chiarire chi fosse il "prossimo" secondo la Legge. Le idee, allora circolanti, definivano prossimo solo chi apparteneva al popolo di Israele. Gesù offrirà l'autentica interpretazione della norma attraverso una parabola, giocando sul fatto che tra giudei e samaritani c'erano delle discordie.
Egli rivela che il prossimo non ha appartenenze di popolo o di razza. Essere prossimi dipende dalla disposizione del cuore ad avvicinarsi a chi è nel bisogno, quindi anche un Samaritano o uno straniero è degno di essere amato come se stessi (Vangelo). «Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui» (II Lettura), e quando Gesù venne nel mondo, portò a compimento le antiche leggi. Con il suo sangue sulla croce e il perdono ai crocifissori, Egli rivela che Dio si fa prossimo a tutti gli uomini.
Fr Gianfranco Tinello, OFM Cap.

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