ASCENSIONE
DEL SIGNORE / C
Liturgia della Parola: At 1,1-11; Sal 46,2-3.6-9; Eb 9,24-28; 10.19-23; Lc 24,46-53
«ANDATE E FATE DISCEPOLI
TUTTI I POPOLI»
IN questo "Anno della fede" vogliamo riappropriarci di alcune
espressioni, contenute nella Sacra Scrittura e che
ogni Domenica proclamiamo nella Professione di fede;
una di queste riguarda la solennità odierna: "Siede alla destra
del Padre". «Per destra del Padre intendiamo la gloria
e l'onore della divinità, ove colui che esisteva come Figlio
di Dio prima di tutti i secoli come Dio e consustanziale
al Padre, s'è assiso corporalmente dopo che si è incarnato
e la sua carne è stata glorificata» (Catechismo della
Chiesa Cattolica, 663).Affermare che Gesù è asceso al cielo significa approfondire il significato di risurrezione: Dio non ha abbandonato il suo Figlio, lo ha strappato dalla morte e lo ha fatto entrare nel vero santuario, il suo cielo. Di lì egli intercede come nostro avvocato perché possiamo condividere la sua medesima gloria (II lettura).
Nella sua ascensione, Gesù Cristo inaugura il suo Regno e gli apostoli ne dovranno essere testimoni: predicheranno a tutti la conversione e il perdono dei peccati con la forza e la potenza che proviene loro dal dono dello Spirito Santo (Vangelo).
Tiberio Cantaboni
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