PASQUA DEL SIGNORE
Liturgia della Parola: At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8; Gv 20,1-9
ALLELUIA! QUESTO È IL GIORNO DI CRISTO SIGNORE
LA corsa di Pietro e dell'altro discepolo verso il sepolcro vuoto è una bella immagine della vita cristiana, protesa all'incontro con il Risorto. La fede, anzitutto. Come il discepolo amato (Vangelo) dobbiamo saper leggere i segni, ascoltando le Scritture, per riconoscere il Risorto presente tra noi.Questo il problema vero della fede: giungere a una personale esperienza di lui. Dobbiamo avere occhi, illuminati dall'ascolto della Parola, per riconoscere la sua presenza nei segni discreti che egli ci dona di sé. C'è poi la corsa della speranza (II Lettura).
Paolo ci invita a «cercare le cose di lassù». Non si tratta di evadere dalla storia, ma di viverla nella speranza, perché quanto quaggiù sperimentiamo troverà un compimento nel regno di Dio. Risorti con Cristo, tutto ciò che viviamo è già nascosto e custodito nel mistero della sua gloria. Infine, la corsa dell'amore, che ci sollecita a divenire, come Pietro, testimoni della risurrezione (I Lettura).
Ciò che crediamo – la vittoria della vita sulla morte – è un tesoro da condividere nella gioia e nell'amore con i nostri fratelli e sorelle.
Fr Luca Fallica, Comunità SS.ma Trinità a Dumenza.
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