XXVII DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO / B
DEL TEMPO ORDINARIO / B
Liturgia della Parola: Gen 2,18-24; Sal 127,1-6, Eb 2,9-11; Mc 10,2-16
«L'UOMO NON DIVIDA CIÒ CHE DIO HA CONGIUNTO»
La Parola di Dio ci riporta al principio dell'esistenza umana.Tutte le letture pongono la medesima domanda: dove
sono le mie radici? La I Lettura mostra la relazione originaria
dell'uomo e della donna. Tutti gli esseri viventi aiutano
l'uomo, ma solo con la donna egli può raggiungere la pienezza
della felicità e la completezza perché essa è dono del Signore.
Essi divengono collaboratori del Creatore dando vita a
nuove creature. A ragione il Salmo 127/128 narra la vita del
giusto. Egli cammina nelle vie del Signore con il lavoro delle
proprie mani e nell'amore fecondo con la propria sposa.
Nel Vangelo, i farisei tendono un tranello a Gesù: vorrebbero
obbligarlo a schierarsi tra i "qualunquisti-libertini" o tra
i "rigidi-osservanti". Egli, il Figlio di Dio, colui per mezzo del
quale tutto è stato creato, invita a ritornare al progetto originario
del Padre. Le radici della relazione tra uomo e donna
sono fondate sulla tenerezza del cuore e sul rispetto: così Dio
le ha create. Quando la durezza del cuore si fa spazio, il veleno
dell'egoismo rompe questa divina comunione. La II Lettura
ricorda che la nostra origine è in Lui, Gesù può far ritornare
all'amore vero.
Gianfranco Tinello, OFM Cap
Nessun commento:
Posta un commento