XXIV Domenica del tempo ordinario
Liturgia della Parola: Is 50,5-9; Sal 114, 1-6.8-9; Gc 2,14-18; Mc 8,27-35
GESÙ AI DISCEPOLI: «MA VOI, CHI DITE CHE IO SIA?
»

Ci potrà anche succedere che il nostro pensiero su Cristo non corrisponda realmente alla sua identità, così come Pietro non vorrebbe sentirlo parlare di sofferenza e di morte, ma se accettiamo di stare con lui, di essere suoi discepoli, pian piano ci si sveleranno i significati profondi delle sue parole e delle sue azioni e comprenderemo il suo amore infinito per l'umanità, capace perfino del dono di sé (I Lettura). Gesù Cristo ci ha dato l'esempio in tutto, perché impariamo a credere in lui e a seguirne le orme non solo con le parole, ma anche con la la vita (II Lettura).
Tiberio Cantaboni
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