XXIII DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
DEL TEMPO ORDINARIO
Liturgia della Parola: Is 35,4-7; Sal 145,7-13; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37.
CON GESÙ ANCHE PER I PAGANI SI RENDE VICINA LA SALVEZZA

Gesù, toccandolo, gli apre le orecchie e la bocca, manifestandogli così che Dio gli è vicino, non l'ha abbandonato, anzi è colui che guarisce le infermità umane. Quest'uomo non aveva preso l'iniziativa da solo, altri l'hanno condotto da Gesù. Questo è il compito della Chiesa: infondere coraggio agli smarriti per le molte debolezze e sofferenze umane, annunciando la liberazione di Dio (I Lettura); e questo senza favoritismi, partendo da coloro che per diversi motivi sono i più poveri e dimenticati nel mondo (II Lettura), perché Dio non fa preferenze di persone (Cfr. At 10, 34)!
Il cristiano diviene, così, come un sacramento, segno e strumento della presenza del Signore nella storia e ogni uomo può aprirsi alla sua luce e alla sua forza per camminare, come quel sordomuto risanato, raccontando le meraviglie che Dio compie per la salvezza dell'umanità.
Tiberio Cantaboni
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