SANTISSIMA
TRINITÀ
Liturgia della Parola: Dt
4,32-34.39-40; Sal 32,4-6.9.18-20.22; Rm 8,14-17; Mt 28,16-20
SIAMO EREDI DI DIO! ABBIAMO
UN DESTINO DI GLORIA
LA solennità della Santissima Trinità è come una pausa
nel cammino dell'anno liturgico, volto alla conoscenza
sempre più profonda del mistero di Dio: essa ci invita piuttosto
alla contemplazione! Siamo chiamati, come gli apostoli
nel momento dell'Ascensione del Signore, a prostrarci dinanzi
a lui per adorarlo e ringraziarlo per i doni del suo
amore (Vangelo).
E tuttavia, il nostro inginocchiarci di fronte
a Dio non è il gesto obbligato dello schiavo dinanzi al padrone,
ma quello del figlio che mediante lo Spirito partecipa
della gioia del Padre e sa di esserne l'erede (II Lettura).
Tutto ciò non per meriti acquisiti, ma per un dono di Dio,
che ha rivolto a noi la sua Parola e ha manifestato la grandezza
del suo cuore con prove, segni e prodigi (I Lettura).
Così noi, riconoscenti di essere il popolo dell'Alleanza, abbiamo
il compito di rispondere a tale grazia con l'adesione
della fede, nell'osservanza della Legge del Signore, e assaporare
fin d'ora il destino di gloria che ci attende, quando saremo
in comunione piena con Cristo, nell'unità dello Spirito
Santo, per vedere Dio così come egli è (Cfr. 1 Gv 3, 2)!
Tiberio Cantaboni
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