15 aprile 2012
II DOMENICA DI PASQUA
Liturgia della Parola: At 4,32-35; Sal 117,2-4.16-18; 22-24; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31
DALLA PASQUA NASCE UN POPOLO NUOVO
LA veglia pasquale ha celebrato i battesimi, ha rievocato la nuova nascita che ci fa "vincitori del mondo", figli di Dio e fratelli in cammino al seguito di Cristo, colui che è nato da Dio, che ha manifestato il suo amore fino a dare la sua vita. Giovanni Paolo II (30 aprile 2000) ha voluto denominare questa domenica "della divina misericordia", perché nel battesimo Dio ci ha purificati, nello Spirito ci ha rigenerati, nel sangue ci ha redenti. La figura dell'apostolo Tommaso impersona i nostri dubbi, ma Gesù ci reca il suo saluto di pace che rassicura e il suo soffio che ridà vita.
Tommaso diventa credente e con lui sono "beati" tutti quelli che credono anche senza averlo visto. Il popolo nuovo che nasce dalla Pasqua è avvolto dalla misericordia del Signore e nel suo nome diventa una famiglia che tutto condivide, che rende grazie a lui perché è buono, perché il suo amore è per sempre. In questo giorno ottava di Pasqua, Domenica in albis, quando i nuovi battezzati deponevano il bianco vestito che avevano portato per otto giorni, continua la festosa novità della Pasqua.
Bartolomeo Stellino, liturgista
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