sabato 10 dicembre 2011

Il Giorno del Signore : III Domenica di Avvento

11 dicembre 2011

III DOMENICA DI AVVENTO / B

Liturgia della Parola: Is 61,1-2.10-11; Sal Lc 1,46-54; 1Ts 5,16-24; Gv 1,6-8.19-29



UN UOMO MANDATO DA DIO:
IL SUO NOME ERA GIOVANNI

«Egli venne come testimoneper dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui».RENDERE testimonianza alla luce. È la missione di Giovanni Battista secondo l'evangelista Giovanni. Egli è venuto al mondo come testimone, affinché per mezzo suo le genti credessero. In chi? Nel Cristo, in Colui che è la luce alla quale Giovanni dona la sua vita.

L'esistenza del Battista, infatti, è tutta orientata verso il Messia: è al suo servizio e a Lui rende onore. La sua posizione nell'economia della salvezza è quella di prestare il suo essere come la cera di una candela. La luce che emana non è riferibile alla forza della sostanza, ma del fuoco che la consuma e della scintilla che l'ha accesa. Allo stesso modo, il Battista ha offerto il suo corpo a Cristo, affinché egli potesse brillare nel mondo.

Per additare il Salvatore, vera luce, Giovanni si è messo da parte per fare spazio al Signore. In questo modo, Dio ha permesso che collaborasse alla salvezza dell'umanità, affidandogli il compito di annunciare la sua opera. Questo è un monito per noi, perché siamo chiamati a essere testimoni della luce ovunque ci troviamo. Dobbiamo diventare dei nuovi precursori per gridare al mondo che Cristo è l'unica salvezza dell'uomo.

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