XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A
«MAESTRO, NELLA LEGGE, QUAL È IL GRANDE COMANDAMENTO?»
IL grande comandamento è duplice: non si può separare l'amore per Dio dall'amore per il prossimo, come mostra in questa domenica la prima lettura, dall'Esodo. Il comandamento fondamentale del Decalogo è il primo, che esige di riconoscere che uno solo è il Signore e non si debbono avere altri déi di fronte a lui (Cfr Es 20,2-6). Lui solo occorre amare con tutto se stessi, cuore, anima e mente. Ma l'amore per Dio si attua in concreto nell'amore per il forestiero, l'orfano, la vedova… ogni prossimo e soprattutto quello che ancor più è nell'indigenza. Fedele alla tradizione di Israele, Gesù riafferma che da questo amore per Dio e per il prossimo «dipendono tutta la Legge e i Profeti» (Vangelo). Il verbo greco tradotto con 'dipendere' evoca l'immagine di una catena appesa a un gancio. Senza quel gancio non sta in piedi. Così è la parola di Dio: se non è vissuta nell'amore è come svuotata. Convertirsi dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero (II Lettura) significa convertirsi alla logica dell'amore che riempie di sé, dona significato e fa 'stare in piedi' tutto ciò che facciamo.
fr Luca Fallica, Comunità Santissima Trinità di Dumenza
Nessun commento:
Posta un commento