25 settembre 2011
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO/A
«... CHI DEI DUE HA COMPIUTO LA VOLONTÀ DEL PADRE?»
COMPORTAMENTI sconcertanti o linguaggi scardinati, ipocrisie e sincerità nascoste, creano incomunicabilità tra le generazioni. Figli apparentemente sereni che nascondono insoddisfazioni e rifiuti e figli con atteggiamenti ribelli, ma capaci di generosità e di disponibilità: due tipi diversi di risposta all'invito che Dio rivolge a tutti, di andare "a lavorare nella vigna".
La voce di Cristo richiama alla conversione e all'impegno (Vangelo), sia il figlio che è chiuso nel formalismo religioso e nel vuoto interiore, nascondendo ostilità, vergogne e menzogne, chiamato a riassumere il coraggio di un "sì" sintetico e vero, sia il figlio ribelle, purché percorra strade nuove e si liberi dei "no" reali e apparenti.
Il Vangelo di questa domenica è per tutti un invito a credere nell'uomo nonostante tutto, a scommettere nelle possibilità di ciascuno, anche se a volte i nostri occhi vedono solo una dignità venuta meno a causa del peccato, ma che mai spegne l'amore di Dio, ad accettare il messaggio di Cristo, avere i suoi stessi sentimenti (II Lettura), Egli che è stato l'uomo del "sì" radicale, senza ripensamenti e dubbi.
Mons. Alfredo Di Stefano, Direttore del C.A.L.
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