NEW YORK – È stato per anni il terrorista più ricercato del mondo, ma finora nessuno sapeva che fosse soprattutto un grande amatore. A rivelare questo inedito lato di Osama bin Laden, ora che è morto, è la sua prima moglie Najwa, nel libro “Growing Up Bin Laden”, scritto dal figlio Omar e dalla scrittrice americana Jean Sasson.
La donna, di origine siriana, era una cugina di primo grado di Osama, lo sposò per amore e gli diede undici figli, di cui sette maschi. Omar è il quarto e ha convinto la madre a raccontare la sua esperienza al fianco del terrorista islamico.
La donna ha così rivelato che il suo momento preferito della giornata era «l’ora di andare a letto», perché finalmente poteva avere il focoso marito tutto per sé. Del resto, è lo stesso Omar a ricordare che quando il padre tornava dall’Afghanistan spesso si rinchiudeva in camera da letto con lei per giorni interi.
La passione fra i due si sarebbe interrotta solo quando Osama manifestò il desiderio di sposare altre donne: le disse che lo faceva per l’Islam e lei accettò. Fin quando però il marito non scelse Amal al-Sadah, la più giovane delle mogli, che era con lui nel compound il giorno della cattura da parte dei soldati americani.
«Quella ragazza sposò Osama quando aveva solo 15 anni – ha spiegato Sasson – all’epoca i figli di Najwa erano più vecchi di lei e per questo la prima moglie si risentì, realizzando che la decisione del marito forse non era motivata da ragioni religiose, ma dal semplice desiderio di avere una compagna più giovane».
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