ASCENSIONE DEL SIGNORE
Liturgia della Parola: Ascensione del Signore / A. Giornata delle Comunicazioni sociali (San Bonifacio) At 1,1-11; Sal 46,2-3.6-9; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20
«IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI», DICE IL SIGNORE
GESÙ, ascendendo al cielo, inizia con i propri discepoli un tipo di rapporto nuovo, in cui la sua presenza non sarà più da ricercarsi in uno spazio o in un tempo determinati, ma in ogni "dove" il discepolo verrà a trovarsi e vorrà incontrarlo nella sua vita.
Se prima, per poter sperimentare la sua compagnia, i discepoli dovettero «non allontanarsi da Gerusalemme», quando «fu elevato verso il cielo e una nube lo sottrasse al loro sguardo» (I Lettura) poterono partire con convinzione ed entusiasmo per andare e ammaestrare tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Vangelo).
E lo Spirito darà ad ogni discepolo sapienza e discernimento del mistero di Dio per poterlo conoscere sempre più in profondità (II Lettura). Non celebriamo con mestizia un "addio", ma la gioia di un incontro rinnovato: come i discepoli di Emmaus, nel momento in cui Cristo risorto sparì dalla loro vista partirono per raccontare le meraviglie sperimentate, così partiamo anche noi: il Signore è per sempre il Dio-con-noi.
Tiberio Cantaboni
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