sabato 21 maggio 2011

Il Giorno del Signore : 5° Domenica di Pasqua

22 maggio 2011

V DOMENICA DI PASQUA/A
Liturgia della Parola: At 6,1-7; Sal 32,1-2.4-5.18-19; 1Pt 2,4-9; Gv 14,1-12




«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA», DICE IL SIGNORE

«Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio...».NEL Vangelo odierno Gesù si presenta come colui che ci rassicura («non sia turbato il vostro cuore») e ci guida verso la casa del Padre, dove tutti possono trovare posto.

La domanda di Tommaso: «Non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?», mostra come la natura umana non riesca ad afferrare Dio né a capirlo. È proprio questa nostra debolezza ad offrire a Gesù l'opportunità di allargare gli orizzonti della sua rivelazione.

La via, segno dell'orientamento da prendere è solo Gesù. Egli è la mèta e nello stesso tempo il mezzo per raggiungerla; il fine e la strada per arrivarci. Per questo Egli si proclama la via, la verità e la vita.

È l'unico punto del Vangelo in cui Gesù attribuisce a se stesso tre sostantivi. A chi cerca la strada Gesù propone se stesso. Così comprendiamo che la via non è solo un sentiero da percorrere ma una Persona da seguire; la verità non è un concetto da apprendere, ma una Persona da conoscere perché ci mostra Dio; la vita non è solo un dato biologico, ma una Persona che ci dona un amore da amare.

Elide Siviero

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