sabato 9 aprile 2011

Il Giorno del Signore : 5° Domenica di Quaresima

10 aprile 2011

V DOMENICA DI QUARESIMA /A
Liturgia della Parola: Ez 37,12-14; Sal 129,1-8; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45



GESÙ DISSE A MARTA: «IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA»

Quando Maria vide Gesù si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto».QUESTA domenica ci apre le prospettive della Risurrezione. Il profeta Ezechiele (I Lettura), a nome di Dio, parla agli esiliati di Babilonia, di ritorno e di speranza, come di una risurrezione. L'evangelista Giovanni con la risurrezione di Lazzaro prefigura la risurrezione di Gesù. Alla preghiera di Marta, Gesù risponde: «Tuo fratello risorgerà ». Essa però riafferma la sua fede nella risurrezione futura. E Gesù le dice: «Io sono la risurrezione e la vita». La risurrezione è una realtà possibile già ora nella fede.

Poi domanda alla donna: «Credi questo?». Si tratta di credere nel significato nuovo che assumono la morte e la vita dell'uomo quando si ha fede in Cristo. Di fronte al sepolcro dell'amico Lazzaro Gesù scoppia in lacrime, invoca il Padre, e grida: «Lazzaro, vieni fuori!». Lazzaro ritorna in vita. Questo miracolo è un segno che anticipa quello che Gesù farà quando sarà glorificato. Alcuni credono, altri si allontanano. Gesù sarà condannato a morte perché dà la vita. San Paolo apostolo (II Lettura) ci aiuti a vivere da risorti, a fare esperienza dello Spirito di Cristo.

Orlando Zambello, ssp

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