mercoledì 23 marzo 2011

Kuala Lumpur, capitale melange ( di Giuseppe Ortolano )

Antica e attuale, ricca di palazzi dai mille volti. La capitale malese merita una visita approfondita, magari prolungando la sosta in occasione del prossimo Gp di F1. E poco fuori, il festival della Natura

Poco più di cento anni fa la fantasiosa penna di Salgari creava Sandokan e i suoi celebri Tigrotti della Malesia. Oggi del loro covo, l'isola di Mompracem, non c'è più traccia sulle carte nautiche, anche se molti lo identificano con Keraman, il cui nome significa appunto "l'isola che scompare", proprio perché starebbe sparendo consumata dall'erosione marina. Meglio volare direttamente sulla penisola Malacca che, con l'arrivo della primavera, offre diversi nuovi motivi per visitare la Malesia.

Dall'8 al 10 aprile sul circuito di Sepang, alle porte di Kuala Lumpur, si terrà il Gran Premio della Malesia. Una scusa per visitare la capitale della Malesia. Una città che, lo scorso anno, si è classificata quarta, dopo Londra, Bangkok e Singapore, nella Top City Destination Ranking stilata da Euromonitor International, classifica che ha l'obiettivo di scegliere le 5 più apprezzate destinazioni turistiche del pianeta.

Kuala Lumpur è un intrigante mix di stili, dove le avveniristiche Torri Petronas, alte 459 metri ed elette a simbolo del Paese, convivono con antichi palazzi ed edifici sacri che riflettono il ricco passato della penisola di Malacca. Pochi sanno che l'architettura abbagliante di questi grattacieli di 88 piani si ispira ai 5 pilastri dell'Islam.

E dato che il malesi amato i record, dopo avere perso quello della torre più alta hanno innalzato in piazza dell'Indipendenza (Merdeka Square) un'asta della bandiera nazionale alta 100 metri, conquistando un nuovo primato mondiale. Qui, ogni terzo sabato del mese dalle 17 alle 18, le bande della Malaysian Armed Forces e della Royal Malaysian Police si alternano per esibizioni musicali.

Sultan Abdul Samad Building, antica sede di fine Ottocento dell'amministrazione britannica, è il palazzo più fotografato della città. Questo piacevole esempio di fusione dello stile architettonico vittoriano e moresco è particolarmente suggestivo la notte, quando la torre dell'orologio e le cupole di rame sono illuminate. Alle sue spalle sorge la moschea Masjid Jamek, costruita tra nel 1901 alla confluenza dei fiumi Klang e Gombak, nel punto esatto in cui si dice che Kuala Lumpur abbia avuto origine. In stile indiano musulmano, con la cupola a forma di cipolla, colonnati ad arco e pavimento in marmo, è circondata da alberi e palme. La moderna moschea nazionale, costruita in stile moresco nel 1965 vicino alla stazione ferroviaria è la più grande moschea in Asia Sud-Orientale. La cupola principale ha la forma di una stella a 18 punte , a rappresentare i 13 stati della Malesia e i 5 pilastri dell'Islam.

La storia dell'indipendenza del Paese rivive nel Tunku Abdul Rahman Putra Memorial, l'antica residenza in stile malese del padre dell'indipendenza, dove tutto è rimasto com'era durante la sua vita, con gli stessi mobili e oggetti restaurati. Anche il palazzo residenziale di re Istana Negara, immerso in un giardino curato e con il tradizionale cambio della guardia, è una tappa obbligata per i turisti.

Il palazzo del Malaysia Tourism Center, oltre a essere una preziose fonte di informazioni e materiale turistico, è un bel esempio di architettura in stile coloniale. Situato in una delle zone storiche e architettoniche più importanti della Malesia, fu costruito nel 1935 per ospitare la residenza di Eu Tong Seng, ricco minatore e proprietario di piantagioni. I patiti dello shopping non posso dimenticare di visitare il Central Market, antico mercato rionale in art deco, oggi trasformato in centro artistico e culturale dedicato all'artigianato locale. Nelle vie limitrofe di Petaling o nel Quartiere Cinese è possibile fare acquisti e assaggiare i piatti tradizionali della cucina locale.

La visita a Kuala Lumpur può concludersi nel Parco Taman Tasik Perdan - detto anche KL Lake Gardens - costruito nel 1880. Al suo interno di trovano il Giardino delle Orchidee, con oltre 800 specie esotiche; il Giardino degli Ibiscus dove fioriscono ben 500 tipi di fiore dai diversi colori e sfumature; il Parco degli Uccelli, dove è possibile ammirare specie rare come il bucero del Borneo e i gufi della foresta, e il Parco delle Farfalle, che ospita oltre 6.000 farfalle di 120 specie.

Nei dintorni di Kuala Lumpur, meritano, infine, una visita le Batu Caves, grotte calcaree decorate con motivi religiosi Indù e con una statua del dio Murugan alta circa 43 metri, che ogni anno sono luogo della spettacolare celebrazione del festival Thaipusam. La più bella è la Temple Cave, riccamente decorata, raggiungibile salendo 272 scalini e abitata da scimmie dispettose.

Se rimane ancora un po' di tempo a disposizione si può partecipare a uno dei tour culturali, organizzati dall' Ente del Turismo della Malesia, alla scoperta dell'aromatico mondo del tè. Il più interessante si svolge nelle Cameron Highlands, regione particolarmente adatta alla coltivazione del tè grazie al suo clima umido-temperato. Qui, nel Boh Tea Center e nella Bharat Tea Plantation si visitano piantagioni e impianti e si scopre la differenza tra il White e il Black Tea. Il primo, che deve il suo colore all'ossidazione delle foglie, oltre a contribuire alla prevenzione di malattie cardiovascolari pare sia in grado di inibire la mutazione di alcune cellule responsabili della formazione del cancro. Il secondo, invece, dedicato a tutti coloro che ricercano nel tè un gusto delicato, ha notevoli proprietà antiossidanti, oltre a bassi livelli di caffeina.

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