sabato 26 febbraio 2011

Il giorno del Signore ( 8° Domenica del tempo ordinario )

27 febbraio 2011

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / A
Liturgia della Parola: Is 49,14-15; Sal 61,2-3.6-9; 1Cor 4,1-5; Mt 6,24-34



GUARDATE GLI UCCELLI DEL CIELO NON SEMINANO E NON MIETONO!

ISAIA non esita a testimoniare il grave timore di Israele di essere abbandonato da Dio nelle tristi situazioni della sua storia. Di qui le esortazioni del salmista alla fiducia in Dio, «salvezza, rupe, roccia, speranza, rifugio, difesa» (I Lettura e Salmo).

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano... il Padre vostro celeste li nutre. Non valete più di loro?Gesù traduce in espressive immagini quella che noi chiamiamo "divina Provvidenza": gli uccelli del cielo, i gigli e l'erba del campo. Non è forse Dio l'artefice di questo splendore della natura, che non sembrerebbe meritare tanto interesse, trattandosi di uno splendore molto effimero?

È il Padre celeste che si prende cura di nutrire gli uccelli e di vestire l'erba. E allora perché tanto «affanno per il domani» riguardo al cibo e al vestito, quasi non fossimo consapevoli che «il nostro Padre celeste sa che ne abbiamo bisogno»?

A ragione Gesù considera come prima-rio il "servizio di Dio", assicurandoci l'aiuto della "Provvidenza" come "aggiunta" (Vangelo). San Paolo definisce «il regno di Dio e la sua giustizia» come "misteri di Dio", che noi abbiamo il compito di "servire" come fedeli amministratori (II Lettura).

Tarcisio Stramare

Nessun commento: