sabato 19 febbraio 2011

Il giorno del Signore : 7* Domenica del tempo ordinario

20 febbraio 2011

VII DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO/A
Liturgia della Parola :Lv 19,1-2.17-18; Sal 102,1-4.8.10.12-13; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48



AVETE INTESO CHE FU DETTO: «ODIERAI IL TUO NEMICO»!

IL valore dell'Antico Testamento consiste nel suo vivo senso della presenza di Dio.

Già espressa nella creazione, questa presenza diventa più "tangibile" nella storia del popolo ebraico, che ne custodisce la "Dimora", nella tenda nel deserto, prima, e nel tempio, dopo. Mosè è compreso di questo privilegio e delle sue conseguenze.

"Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre..."È questa presenza di Dio "santo" ad esigere di conseguenza che anche il suo popolo sia "santo", non solo osservando con diligenza le norme liturgiche, ma anche trasformando la propria condotta di vita (I Lettura).

Il fatto che Gesù esiga da noi la perfezione del Padre, dimostra che esiste in noi questa capacità, avendoci egli trasformati in veri figli di Dio. Di qui l'esigenza di superare il pur corretto comportamento dei pubblicani e dei pagani, proprio per dimostrare che siamo diventati «figli del nostro Padre celeste» (Vangelo).

Paolo richiama l'immagine della "Dimora", realizzata ora in noi, "tempio di Dio", nei quali «abita lo Spirito di Dio». Possedendo nella fede questa vera "sapienza", stiamo attenti a non distruggere questo «tempio santo di Dio, che siamo noi».

Tarcisio Stramare,

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