giovedì 10 febbraio 2011

Borneo & Bali. Due eden a rischio ( di Arturo Cocchi )


di Arturo Cocchi

L'azienda che produce olio da palma rallenterà la deforestazione della foresta pluviale nel territorio degli oranghi. Ma intorno alla spiaggia più ambita si continuano a costruire alberghi e centri commerciali


Indonesia, un'oasi, ma forse non per molto. Uno degli ultimi paradisi è in pericolo, attaccato su più fronti, dalle multinazionali dell'alimentazione ma anche dal suo stesso appeal di destinazione turistica, che porta con sé afflussi di massa, boom edilizi e progressivo abbruttimento di quello che era, e a tratti ancora è, uno degli ambienti più spettacolari del pianeta.

Borneo. Stop alla deforestazione. La novità delle ultime ore, per la verità, è positiva. La Golden-Agri-Resources Limited, il secondo produttore mondiale di olio da palma, ha accettato di interrompere la deforestazione in alcune delle aree indonesiane, in modo da salvaguardare aree di foresta pluviale e in generale quelle zone che svolgono la funzione di "carbon sink", quelle che cioè sono in grado di assorbire più anidride carbonica di quanta ne producano, insomma quei polmoni del pianeta che stanno diventando un bene sempre più prezioso e raro. L'accordo, con il governo indonesiano, che comunque lascerà la compagnia libera di deforestare alcune aree, segue una battaglia che Greenpeace conduce da un anno contro l'azienda e che ha portato molti clienti della compagnia - Nestlé, Burger King e Unilever - a pesanti pressioni su Smart, che di Gar è sussidiaria. La Nestlé ad esempio, ha fatto sapere che non avrebbe più accettato olio da palma scaturito da deforestazione.

Greenpeace ha accolto positivamente la sigla dell'accordo. "Sembrerebbero buone notizie - ha detto Bustar Maitar, leader della campagna pro-foresta indonesiana dell'associazione ambientalista - per la foresta e per specie in pericolo come l'orangutan e per la stessa economia del Paese. Sulla carta, sembra che Golden Agri sia intenzionata a tirarsi fuori dai programmi di deforestazione. Ma ora questi accordi vanno implementati". Tra le aree dove la deforestazione sarà stoppata, quella confinante con il Danau Sentarum National Park, nel Borneo occidentale, a 700 km dal confine con la Malaysia, un paradiso di 1250 metri quadri, dove vivono l'orango, la scimmia dalla proboscide, leopardi, coccodrilli, oltre a innumerevoli specie di uccelli e pesci. Un immenso polmone azzurro acqua-verde rainforest che la deforestazione (che fino al momento della siglia dell'accordo stava avanzando, in Indonesia, a uno dei tassi più elevati al mondo) stava cominciando ad aggredire.


La Gar è il più grande produttore di olio da palma dell'Indonesia, che ne è il leader mondiale. L'olio da palma è impiegato in cosmetica, ma è anche l'ingrediente base di svariati alimenti. Ricco di grassi saturi di bassa qualità, tra i primi nemici di cuore e coronarie, è spesso impiegato nel "junk food", il cibo spazzatura. Favorito dai costi bassi, si può trovare in tutti quei cibi che necessitano si una componente grassa (margarine, dolci, derivati dal cacao di bassa qualità) quando il produttore voglia risparmiare sui costi. Produce un giro d'affari da 20 miliardi di dollari l'anno. In altre parole, a beneficiare un rallentamento della produzione di olio tropicale sarebbe anche il nostro apparato cardiocircolatorio, oltre a quello respiratorio.

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