lunedì 17 gennaio 2011

Myanmar : Ming-La-Ba (il racconto viaggio di Lorenza Rossi)

Ming-La-Ba

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Introduzione

Appena rientrati dalla Birmania, abbiamo deciso di scrivere non tanto un racconto di un viaggio indimenticabile, ma alcuni consigli ed impressioni.

Visto
Noi l’abbiamo preso tramite l’ambasciata del Myanmar a Roma, mandate una mail di richiesta informazioni a questo indirizzo; meroma@tiscalinet.it vi manderà i moduli e tutte le informazioni necessarie. Al momento del nostro viaggio era possibile ottenere il visto anche in arrivo, dal 1/9/2010 non sarà più possibile, decisione presa dalla giunta militare, probabilmente dal fatto che il 7/11/2010 ci saranno libere elezioni. Parola del popolo; non saranno libere per niente, i candidati sono tutti di loro. Ma la preoccupazione maggiore del popolo è che l’avvicinarsi delle elezioni possa ricreare uno stato di confusione. “Personalmente non credo”. Quindi se avete in programma di fare un viaggio in Birmania non fatevi condizionare da questo.

Per cambiare i vostri dollari o euro (mi raccomando devono essere nuovi, integri, senza alcun scarabocchio, poi può anche non bastare, a noi ci hanno fatto storie per cambiare $ 100 perché la serie era CB…) il posto migliore è Yangoon al mercato Bagyoke Aung San, otterrete un cambio migliore con i tagli da $ 100 anche rispetto agli euro, state solo attenti a non farvi rifilare banconote da 25 Kiat o 75 Kiat, sono fuori corso, fate il cambio con calma, perché per 100 dollari vi daranno circa 100000 Kiat e il taglio più grosso è 1000 kiat, noi abbiamo cambiato 300 dollari per contenere tutti i soldi che ci avevano dato, abbiamo avuto bisogno di una borsa di nylon, se viaggerete con l’autista vi aiuterà lui.

Per poter telefonare in Italia con i cellulari bisogna acquistare una sim locale che costa 22000 Kiat circa 22 dollari ed avrete un traffico di 20 dollari con un costo di un dollaro per minuto, non è possibile inviare sms. Avevamo letto che queste schede funzionavano meglio con i Nokia, ma io con il BlackBarry non ho avuto nessun problema.

Come spostarsi

Volo
Abbiamo volato con Turkish fino a Bangkok (Malpensa Istanbul Bangkok). Compagnia altamente consigliata per il buon rapporto qualità prezzo; € 780.
Notte trascorsa in Kao San, poi al mattino presto partenza con Air Asia, compagnia low-cost che copre in modo ottimale il sud/est Asiatico, per chi come noi ama quella zona di mondo, lunga vita ad Air Asia.

Dove alloggiare
Alberghi (prezzi per camera)
Yangoon – Yoma Hotel Sufficiente per una notte $ 16
Kinpun – Golden Sunrise Ottimo $ 25 ( Con serpente in camera, senza forse vi fanno lo sconto )


PhotoAlbum'Taungoo – Mother’s House Buono $ 25 (Ottima la colazione tipica birmana)
Kalaw – Eastern Paradise Motel Discreto $ 15
Lago Inlee Nyaungshwe – Aung Mingalar Ottimo $ 15 (Miglior qualità prezzo)
Mandalay – Nylon Hotel Sufficiente $ 15 (A Mandalay in centro non c’è tanto di meglio a prezzi economici, almeno questo aveva un bagno enorme con stendino per poter fare un po’ di bucato)
Moniwa – Moniwa Hotel Buono $ 25
Bagan Nyaung U – Golden Village In Discreto $ 14
Da non perdere
Pianificazione del viaggio
C’eravamo documentati molto, leggendo decine di racconti di viaggio, dopo vari contatti via mail, abbiamo deciso di optare per un viaggio con auto ed autista, quindi altro giro di mail con varie agenzie ed autisti locali, abbiamo scelto la KO TAR TRAVELS & TOURS del buon Teo che se vi documenterete per un viaggio in Birmania imparerete a conoscere. Lui è una persona squisita, parla Italiano, per qualsiasi problema, qualsiasi informazione, lui è sempre disponibile, tra l’altro a parità d’itinerario è risultato anche il più economico, cosa che non guasta mai. L’agenzia è una sorta di cooperativa, fatta di autisti e guide parlanti varie lingue e provenienti da agenzie governative o private più grandi. Il nostro autista, Tun, il grande Tun detto Tom Tom, una persona deliziosa, sempre puntuale, anzi in anticipo, prudente nella guida, sempre pronto ad assecondare qualsiasi nostra richiesta. Per dire quanto bene ci siamo trovati, al saluto in aeroporto avevamo le lacrime agli occhi ma anche lui non è riuscito a reggere la commozione.

Il nostro itinerario; quello classico
Un giorno a Yangoon può bastare, la Swedagon pagoda visitatela sia di giorno che di sera quando è illuminata, spettacolare. Il biglietto vale tutto il giorno.
Bago è un primo assaggio di Pagode e monasteri. Poi la Golden Rock luogo mistico e pieno di fede
Kalaw per il trekking, altamente consigliato quello di tre giorni, dove una notte si dorme in una famiglia di un villaggio e l’altra in un Monastero, il trekking è semplice l’unica difficoltà è data dalla pioggia, infatti appena piove il terreno diventa scivoloso e colloso e non esistono scarpe che tengano… Si scivola… chiedete al sottoscritto, gran scivolone e infangato dalla testa ai piedi… Ma grandi risate ed avanti…


PhotoAlbum'Lago Inle bellissimo se arrivate dal trekking avrete un pomeriggio in più a vostra disposizione, ma dovete starci almeno due giorni, uno per la visita del lago in barca, costo 15000 Kiat. L’altro per visitare il mercato, magari farsi un giretto in canoa lungo i canali e visitate i monasteri verso il tardo pomeriggio divertimento assicurato.
Pindaya e le sue grotte; posto unico, come spettacolare è la strada che porta a Pindaya.
Mandalay, la città in se per se non è un gran che, ma le città storiche Ava, Amarapura, Mingun, Sagaing, sono spettacolari e per visitarle bene e con calma dai due ai tre giorni, Moniwa città con una gran movida serale, banchetti di cibarie, da qui si visitano altre grotte, una in particolare bellissima, la Hpo Wing Daung.
Bagan che dire… un posto incantato minimo dovete starci due giorni, uno per girare le pagode o in macchina o in carretto e l’altro per farlo in tranquillità in bicicletta, ma potreste fare un altro giorno per girarle a piedi, poi potreste fare una escursione al Monte Popa, fare una escursione sul fiume.
Insomma noi ci siamo stati due giorni ma abbiamo incontrato persone che ne hanno fatti 4 ed anche chi ne avrebbe fatti 7.

Impressioni di viaggio
Abbiamo fatto diversi viaggi, abbiamo visitato posti meravigliosi, pieni di storia e spiritualità, questa però è la prima volta che ci è capitato di lasciare un paese con un nodo alla gola e le lacrime agli occhi. In Birmania oltre a luoghi meravigliosi che avrete visto e vedrete in molte foto, c’è un popolo pieno di simpatia, umanità, dolcezza, ovunque vi troverete faranno a gara per salutarvi, riceverete mille sorrisi non vi sentirete mai in pericolo. Ho letto molto sul fatto di andare o non andare a visitare la Birmania, per boicottare il regime militare. In tutta onestà anche noi c’eravamo posti questa domanda, il viaggio l’abbiamo fatto, ed oggi non abbiamo alcun dubbio; ANDATE non boicottate questo splendido popolo, andate e vivete il più possibile con la gente, scherzateci, giocateci, non fate un viaggio asettico, loro vi regaleranno gioia.
Io ho ballato con signore al mercato, ho fatto gavettoni a giovani monaci mandato baci a signore un po’ attempate e tante altre cose… E tutto questo ha sempre creato grande ilarità. Nei posti più turistici verrete circondati da bambine e bambini che cercheranno di vendervi le loro cartoline o le loro collanine, ma vi accorgerete quanto poco basterà a farli tornare bambini invece che venditori ambulanti e la stessa cosa succederà con i giovani monaci. Noi non approviamo nessuna dittatura, ma pensiamo anche che ogni nazione, ogni popolo debba farsi la propria storia, senza dover subire interferenze da stati occidentali che sempre di più si sostituiscono a Dio volendo decidere quale governo sia bene e quale sia male. Se avete una mezza idea di visitare la Birmania e siete frenati da questo voler boicottare il turismo, non fatevi condizionare, andate, fatelo per questa splendida gente… loro saranno felici e voi tornerete molto più ricchi di spirito e per sempre nel vostro cuore porterete il dolce ricordo del sorriso di una bambina, di una signora, di un monaco, di un barcaiolo, di un popolo.
Un Bacio a Tun e Teo, il nostro autista e il nostro primo contatto

Un saluto a Peppe e Patrizia di Napoli, Almerina e Gabriella di Milano, Laura e Nazzareno di Parma e Roma (per Laura: come vedi abbiamo mantenuto la promessa… fatti sentire!), Francisco di Lisbona, agli Hawaiani, alla Coreana, a tutte le persone che abbiamo incontrato in questo viaggio.
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Per ulteriori informazioni
lorilla68@yahoo.it
Lorenza e Marco

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