domenica 5 dicembre 2010

Thailandia : L'isola che non c'e'. (di AtaruMoroboshi79) 5°puntata


e adesso dopo le presentazioni prima di ritornare sull'isola ho il dovere di rinnovare il mio visto, quindi ..

Direzione Penang, Malesia.

Ore 5e25, suona la sveglia e' buio fuori, il vento soffia leggero.
Grilli e qualche gallo che soffre d'insonnia come colonna sonora.

Metto nello zaino piccolo un paio di boxer, una bermuda verde militare, una maglietta, un paio di calzini, il telefono, lo spazzolino, i soldi, il passaporto e le sigarette con l'accendino. Mi faccio una doccia veloce, la mia ragazza mi obbliga a fare colazione, un bacio e corro all'appuntamento col taxi davanti al 7/11.

Sulla strada nessuno.

Alle 6 puntualissimo arriva il taxi, salgo dietro nel cassone del pick up direzione porto. Caffe' caldo appena comprato e nicotina, la colazione del campione e' servita. In meno di 15 minuti sono al porto, il traghetto e' ormeggiato mi siedo fuori e aspetto che aprano i cancelletti per l'imbarco. Non siamo molti in attesa, due coppie di fidanzati e diverse piccole comitive di amici semi ustionati e un po ***, suppongo a fine vacanza viste le enormi valigie che si trascinano. Pazzesco, ma perche' non sicomprano gli zaini? Il sole lentamente inizia la sua salita, giornata nuvolosa, vento che porta pero' uno squisito profumo di mare.

Ore 7 si parte, saliamo a bordo del traghetto che ci portera' sulla terra ferma. Traghetto niente male, due opzioni di scelta per il viaggio, posto coperto con semi-lettino al primo piano o tetto e cielo aperto. Ovvio, vado sopra e mi godo l'alba. Appena seduto mi accorgo di aver fatto un ottima scelta, aria fresca in faccia, un mare che sembra dipinto e un alba dietro alle nuvole che mi regala i primi brividi della giornata. Ovviamente sono l'unico, ma non mi dispiace. Colori dal viola al giallo, il lento viaggiare della nave, il profumo del mare, prendo il telefono metto le cuffie e faccio partire i Subsonica,"Nei nostri luoghi". Chiudo gli occhi ed e' magia. Due ore di paradiso nel paradiso.

Arriviamo a Surat thani alle 9e30 circa, appena scesi veniamo dirottati verso un grosso bus molto comodo ed accogliente, trovo il mio posto mi siedo e con molto piacere noto che nessuno prende posto al mio fianco, dev'essere quest'enorme scorpione che ho tatuato sul collo, almeno serve a qualcosa. Mi spaparanzo sui miei due sedili e mi lascio andare al sonno. Speravo effettivamente di risvegliarmi in Malesia ma purtroppo i miei sogni vengono interrotti dopo circa un ora. Scendiamo dal grande bus da 60 posti davanti ad un piccolo chiosco-ristorante-biglietteria. Il mega bus comodo si allontana e qualcosa nella testa mi dice che forse era meglio prendere l'aereo. Bhe' ma perche' disperare, mi prendo una bella coca-cola ghiacciata e un pacchetto di patatine, a pancia piena si dorme meglio.

Ore 11e30. E' un ora ormai che siamo in attesa, niente. No bus, no macchine. NIente.

Ma io non vedo l'ora di partire, voglio passare la frontiera, voglio assaggiare la Malesia. Mi tremano quasi le gambe, mi verrebbe quasi voglia di partire e andare a piedi. Mi accendo una sigaretta. Le attese mi innervosiscono.
E se penso che due anni fa non sapevo nemmeno dove fosse la Malesia. Due anni fa ero seduto davanti ad un computer a sognare di diventare un Dio della pubblicita'.. e invece eccomi qui ,seduto su un marciapiede in Thailandia, circondato da sconosciuti in attesa di autobus che mi portera' a vedere un altro piccolo pezzo di mondo, l'ennesimo pezzo di un puzzle. Ma la domanda che mi assilla e' che cosa mi mostrera' il puzzle una volta finito?

Iniziamo a prendere il bus, poi se ne riparla.

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