venerdì 31 dicembre 2010

Te Deum: l'inno di ringraziamento per l'anno che sta finendo


Te Deum


La Chiesa nella messa vespertina del 31 dicembre canta il Te Deum, inno antichissimo di ringraziamento al Signore per l’anno appena trascorso. I Cristiani chiudono l’anno e si accingono a vivere quello successivo ringraziando Dio perché tutto è un dono, e la vita in primis è un dono davvero inestimabile anche quando siamo abituati a dare tutto per scontato, per dovuto. Si chiude un anno ricco certamente di avvenimenti, dolori, sentimenti, speranze, delusioni; la Chiesa con la sua sapienza ci invita a cantare con essa questo inno, in qualunque condizione ci troviamo oggi ci pone dinanzi la possibilità di vivere in una nuova ottica: quella della benedizione ossia del dire bene di Dio e del prossimo. Il Te Deum ci invita ad entrare più in profondità nelle pieghe della nostra storia, abbandonando una visione spesso superficiale e ad improntare un bilancio globale complessivo di questo 2010 e di tutta la nostra esistenza, prendere in mano ciascuno la propria vita per scorgervi un filo conduttore: anche nei fatti più “brutti” si nasconde un disegno divino paterno. Forse siamo un pò tutti abituati a lamentarci sempre, a concentrare le nostre attenzioni su ciò che è scomodo che fuoriesce dai nostri progetti attribuendone le responsabilità a chi ci sta accanto e più o meno velatamente a quell’entità superiore che identifichiamo con Dio. Forse siamo abituati a ricercare la nostra felicità in un altra vita, in una diversa dalla nostra, perchè quella che viviamo in fondo non sappiamo accettarla. Come nella nota storia chassidica di Eizik figlio di Yankel, che da Cracovia va a Praga per cercare un tesoro che secondo un sogno sarebbe celato in un punto preciso delle mura del palazzo reale di Praga. Mentre nottetempo cerca il punto esatto, una guardia lo vede e lo ferma. Egli spiega le ragioni del suo bizzarro comportamento, e la guardia gli risponde "Lascia perdere, mio caro, non correre dietro ai sogni. Pensa, se io dovessi seguire i miei, dovrei andare a Cracovia a cercare la casa di un certo Eizik figlio di Yankel, sotto il cui pavimento giacerebbe un tesoro". Eizik, colpito, torna a casa, e trova il tesoro. Gli auguri di un felice 2011 alla scoperta del nostro personalissimo tesoro.


TE DEUM Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio, e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell'uomo. Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria nell'assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.

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