giovedì 25 novembre 2010

Thailandia : L'isola che non c'e'. (di AtaruMoroboshi79)

L'ISOLA CHE NON C'E'
il bel racconto di AtaruMoroboshi79
Non cercatela, tanto non esiste.

Ore 14.
Sono semisdraiato sul letto.
C'e' profumo di legna bruciata, forse palme.
Fuori silenzio, il sole caldo invoglia alla pennica.

A quest'ora qui non si muove una foglia. Sull'isola la vita comincia tardi e finisce presto. Puoi vedere tutti negozi aperti solo alle 16. Ma nessuno sente la necessita' di andarci prima. Alle 21 sono gia' chiusi. E anche di questo nessuno si lamenta. Il movimento e' rilassato, le facce sono sorridenti, il profumo della natura e' nell'aria. E' bello alzarsi presto al mattino, l'aria e' fresca e il silenzio e' rotto solo da qualche gallo che canta. La spiaggia e' quasi fredda, solo qualche resto di falo', e' vuota e silenziosa. Il mare piatto come una tavola sembra appena verniciato, qualche pescatore in lontananza, e le sagome di altre isole. Ma nessuna e' come questa.

I primi amanti del mare arrivano verso le 10, c'e' chi si sveglia e si ributta sull'hamaca, e chi scende e si butta direttamente in mare. Ma in silenzio, senza urla, o capriole o versi da re della jungla. Perche'? Non lo so', e' magia. Forse chi scopre quest'isola si innamora e quindi la ama e la rispetta. E' l'unica risposta che mi sono riuscito a dare. E intanto la natura suona.

Alle due del pomeriggio, il sole scalda ed addormenta il ritmo. I grilli sembrano impazziti, e cantando aiutano il riposo. Perche' la notte e' vicina e piena di sorprese. Verso le cinque il centro si anima, lo raggiungo in motorino, sono cira dieci minuti di strada, o tra le palme dell'entroterra o sul mare, lungo la spiaggia. In centro c'e' tutto, di recente ho trovato persino un negozio di prodotti tipici italiani. Tante bancarelle con mangiare in tutte le salze, frutta, dolci, fritto. Il paese dei balocchi per golosi. Per non parlare dei negozietti di vestiti, teli, utensili, tutto. Non manca niente e in piu' costa tutto pochissimo.

Una breve spesa, e torno nella mia piccola casetta a cucinare.
A milano lo chiamerebbero volgarmente "monolocale palafitta ", ma per me e' una reggia. E in piu' ha l'hamaca. Dopo cena inizia la notte. A te la scelta, festa e musica, cena sotto le stelle, falo' con spiedino, casa e tv, donne e birra. Qualsiasi sia la tua scelta non ti dimenticare mai di non rompere le palle. Non sono graditi rompipalle sull'isola. Non puoi essere capitan uncino.

Una sola regola, semplice, che tutti seguono.
Non e' magia, e' amore.

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