Ci aveva già pensato David Allan del New York Times a stravolgere i luoghi comuni: è bastato raccontare del suo viaggio di un mese a budget quasi zero nel Sud Est Asiatico, elencando costi e prezzi ridicoli, per smuovere le acque. Esiste un ‘secondo mondo’ dove il costo della vita non è neppure paragonabile al nostro. Addirittura quattro o cinque volte più basso rispetto alla media italiana, a sua volta molto più abbordabile rispetto a quel che succede in città come Roma, Firenze o Milano. E allora, siete stanchi degli affitti troppo alti? Dei mutui impossibili e del divano di mamma e papà? La vostra meta potrebbe essere perfino uno tra i luoghi più esotici e lussureggianti del mondo.

Bye Bye and Welcome in Thai!
Oltre che un paradiso turistico, la Tailandia è indiscutibilmente un’oasi economica. Il costo della vita, fuori dai circuiti turistici, è fino a dieci volte inferiore rispetto a quello italiano, con punte che rasentano l’incredibile. Per due pasti quotidiani di onestissimo cibo tradizionale non si spendono più di cinque euro al giorno, i (pochi) trasporti pubblici sono praticamente gratuiti e l’Iva è addirittura al sette percento. Non è un caso che moltissimi occidentali decidano di impiantare qui aziende o piccole attività commerciali, favorite anche dalla burocrazia pressoché inesistente. Gli italiani abbondano, e sanno scegliere: l’affitto di un appartamento vista mare non supera i trecentocinquanta euro mensili, mentre una sistemazione cittadina può anche scendere tranquillamente sotto i cento.
Riso e Sorriso
Nel viaggio di David Allan del New York Times si racconta una Cambogia molto diversa da quella delle risaie fangose e della guerra civile, che l’ha impoverita fino alla metà dagli anni ‘70. La capitale Phnom Penh è tornata una ‘Città del Cielo’, spirituale e semplice. Per un turista non è difficile trovare un alloggio di ottima qualità a sette euro al giorno, che scendono addirittura a quattro sapendosi accontentare di sistemazioni locali fuori dalle catene alberghiere, mentre un abbondante pasto locale non impegna più di tre-quattro euro. Del resto, non esistono fast food o ristoranti dal marchio internazionale, anche perché la Cambogia è perfino meno contaminata e abituata agli occidentali della Tailandia. Quindi, il costo della vita è, se possibile, inferiore: un alloggio centralissimo a Phnom Penh costa centocinquanta euro al mese. Il turismo di massa è in arrivo, ed avviare una azienda in Cambogia oggi potrebbe essere un ottimo affare.
Devozione e inflazione.
Le Filippine sono famose come il paese più cattolico del mondo, ma la cronaca degli ultimi anni racconta anche di una crisi economica che ha portato il valore della moneta locale, il Peso, praticamente sotto i tacchi. E’ successo anche in Argentina, ma le Filippine hanno un grande vantaggio: la criminalità è praticamente assente, e oggi è un posto tranquillo. Manila è una capitale molto occidentalizzata e cara, con negozi e ristoranti che fanno lievitare l’affitto a circa settecento euro mensili, ma già una sistemazione nella più periferica Quezon City può scendere a quattrocento euro.Il consiglio è puntare altrove, nella provincia di Cebu, abbastanza piacevole da ospitare resort turistici sul mare e centri commerciali, ma anche economica, con affitti da cento euro al mese per un appartamento completo e piuttosto lussuoso. L’unico problema è il costo del visto di ingresso e residenza: serve un deposito in una banca filippina, che può arrivare anche ai 35.000 euro.
Paradise City, zona centro, attico
Come nella canzone dei Guns’n’Roses, anche nella capitale del Belize ‘i prati sono verdi e le ragazze sono belle’, ma anche il resto è semplicemente meraviglioso.
Il Belize è una delle perle assolute del centro America, con una natura festosa e un clima leggermente meno pesante di quello tropicale, senza contare che si parla un inglese ‘britannico’ che ci permette di passare all’azione in dieci minuti.
L’affitto di un ottimo appartamento a Belize City vale settecento euro mensili, anche se poi le tariffe per i servizi sono da considerarsi alte, o almeno…gli abitanti se ne lamentano: dieci euro al mese per luce e acqua, quindici euro per la Tv via cavo e quaranta euro la connessione internet. Come in Italia, ma con un paradiso attorno. Per risparmiare come si può, meglio la zona di Cayo, ad un’ora di macchina da Belize City: duecentodieci euro al mese di affitto. Quanto al cibo, basta abituarsi e non ricorrere ad alimenti e alcolici di importazione, che sono super tassati. Tutto quello che serve può essere locale, costare pochissimo o addirittura crescere spontaneamente sugli alberi: quello che in Italia sono cespugli, qui è squisita frutta tropicale.

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