giovedì 14 ottobre 2010

Hanoi: l’insuperabile vetrina del Millennio

Hanoi: l’insuperabile vetrina del Millennio

Charly Morales Valido

PL.— Hanoi ha commemorato dal primo al 10 ottobre i suoi mille anni dalla fondazione a opera del Re Ly Thai To, con una feste che ha preparato il Vietnam per mostrare al mondo il suo attuale sviluppo.

Lo spettacolo ha incluso mezz’ora di fuochi d’artificio nella parte nuova della città, la moderza zona del My Dinh.

Per mostrare la tradizione culturale e storica dell’antica Thang Long, il Comitato Nazionale del Millennio ha accompagnato le televisioni straniere a visitare alcuni dei più emblematici luoghi tradizionali.

Con 33 grandi progetti compiuti, il Millennio trova un Hanoi più verde e maestuosa, con opere del Museo di Hanoi, e la statua di Thang Giong – uno dei quattro Santi Immortali – e dei Presidenti Ho Chi Minh e Ton Duc Thang.

È stato anche ritoccato il Parco Hoa Binh (Pace), il boulevard Thang Long, il grande ricamo “Coi xua” (Antique origini) e un chilometrico mural di arte ceramica assieme al Fiume Rosso.

Inoltre, quest’anno l’UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio Culturale dell’Umanità l’insieme di 82 stele dottorali nel Tempio della Letteratura-Quoc Tu Giam così come l’anticha cittadella imperiale di Thang Long.

Le celebrazioni sono cominciate nel Parco Ly Thai To, vicino al centrico lago della Spada Restituita (Hoan Kiem) con la perfomance di 38 delegazioni artistiche internazionali.

Le principali strade che conducono a Hoan Kiem o alla piazza Ba Dinh, dove si erge il Mausoleo dello Zio Ho, sono state adornate con lanterne colorate, ghirlande, tamburi rituali e altri temi folcloristici di Hanoi.

Situata nel fertile delta del Fiume Rosso, Than Long-Hanoi è l’anima politica e religiosa del paese e deve il suo nome alle immagini che una nube suggerì al re Ly Thai To.

Nel suo editto sul Trasferimento della Capitale, il monarca scrisse che la prima terra di Dai La “evoca immagini del dragone in spirale e della tigre seduta”.

La colonizzazione francese dell’Indiocina ha lasciato un’evidente influenza nell’architettura e pianificazione urbanistica di Hanoi, dove i quartieri di strade ampie contrastano con la strettezza e agglomerazione del centro storico.

In occasione del Millennio sono stati potenziati anche i villaggi che si trovano al di fuori del centro urbano come Bat Trang (ceramica), La Khe

(seta), Ngu Xa (fusione del bronzo) y Ha Thai (lacca), e varie altre specializzate nella coltivazione di fiori e piante.

Aggredita solo tre decenni fa dai bombardamenti di B-52, Hanoi è riuscita a riprendersi e si è sviluppata con più impeto dopo il 1986 grazie alla “Doi Moi” o Rinnovazione, i cui passi avanti sono ulteriori meriti che questa capitale vuole esibire nell’insuperabile vetrina del suoi Millennio.
(Traduzione Granma Int.)

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