Sguardo sul mondo: Cambogia, la guerra continua sottoterra
Molto più selvaggia e molto meno urbanizzata della Thailandia,
E' incredibile come un confine, una rete di filo spinato, possa dividere due realtà così diverse. Attraversando il confine a piedi a Poi Pet, mi sono lasciato alle spalle un’opulenta Thailandia, trovandomi di fronte a decine di bambini sporchi che tendevano le mani verso di me. La superstrada con due corsie per senso di marcia, si e' improvvisamente trasformata in una piccola strada sterrata con qualche residuo di asfalto. Cambogiani e Thailandesi sono senza dubbio due popoli fratelli. Ciò che li distingue tuttavia, e' il diverso percorso che essi hanno intrapreso nella storia del '900.
Questi erano un gruppo di comunisti fanatici, armati, formati e finanziati dalla Cina di Mao e guidati da Pol Pot. Durante la sua permanenza la potere (1975-78), Pol Pot si macchiò del genocidio di 1,5 milioni di cambogiani, in nome dell'ideologia khmer, che prevedeva la cancellazione della memoria collettiva al fine di costruire dal nulla uno Stato sul modello comunista. A pensarci, una popolazione che certamente non superava i 9 milioni di persone ha subito l'omicidio sistematico e premeditato di più del 20 % dei suoi abitanti. Questo e' spaventoso.
Durante questi tre anni i massacri di massa furono numerosi, scuola e moneta furono abolite, si cercava di cancellare ogni residuo del passato. Quando le mire espansionistiche di Pol Pot finirono per provocare l'inimicizia dei compagni vietnamiti della neonata Repubblica Socialista del Vietnam, Saigon invase
La storia fino ad oggi e' scandita dalla guerra civile tra la parte residuale dei vecchi khmer e le forze conservatrici, ufficialmente terminata nel 1998. Le conseguenze ancora oggi ben visibili.
In Cambogia non e' difficile saltare per aria a causa di una mina anti-uomo. Nel sottosuolo cambogiano, secondo le stime approssimative dell'ONU, si nascondono dai 4 ai 6 milioni di mine. La maggior parte delle campagne non sono coltivabili, sono infatti costellate da cartelli " Landmines, do not walk!". Dal 1998 ad oggi, più di 40.000 cambogiani hanno perso la vita, ogni mese si registrano dalle 25 alle 30 vittime (nel 1998 la cifra era di 300) , 1 persona ogni
Solo una piccola parte degli ordigni furono piazzati durante la guerra civile. Evidentemente i cambogiani di entrambi gli schieramenti comprendevano il terribile impatto che queste armi avrebbero avuto sulla loro terra. Al contrario, più del 70% delle mine furono sganciate dai B-52 statunitensi, sotto forma di ordigni a scoppio ritardato. Accadeva anche che, un bombardiere che non fosse riuscito a sganciare il pacco in Vietnam, onde evitare di tornare a pancia piena, virasse per la vicina Cambogia. Il dato più incredibile, ma non stupisce ormai più di tanto, e' il seguente: nel 1997 più di 100 Paesi produttori di mine anti-uomo, tra cui alcuni dei principali (UK, Francia e Italia) firmarono ad Ottawa un documento che prevedeva la messa al bando incondizionata di questi ordigni. Il testo, di cui segue il primo articolo, sarebbe stato approvato, se gli Stati Uniti non si fossero opposti, mandano tutto per aria.
“1. Ogni Stato Membro si adopera in ogni circostanza:
a) a non usare mine anti-persona
b) a non sviluppare, produrre, acquistare diversamente, tenere in stock, trattenere o trasferire ad alcuno, direttamente o indirettamente, mine anti-persona
c) a non assistere, incoraggiare o indurre nessuno, a qualunque titolo, ad intraprendere attività proibite ad uno Stato Membro ai sensi della presente Convenzione.
2. Ogni Stato Membro si adopera a distruggere o assicurare la distruzione di tutte le mine anti-persona, ai sensi di quanto previsto con questa Convenzione”.
Quindi anche mentre sto scrivendo, le mine anti-uomo continuano ad essere prodotte. Mi chiedo, questi sarebbero oggi i paladini di libertà, pace e democrazia? Proprio oggi a New York si piangono i morti dell'11 settembre. Bene, non sono forse i 40.000 cambogiani esplosi un 11 settembre? E quanti Iraq, quante Cambogie, quanti Vietnam, quanti Cile, quanti altri 11 settembre non si ricordano? In aggiunta, la maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea sono impegnati in una campagna di bonifica del territorio cambogiano. Gli Stati Uniti, No. Ragioni di immagine?
Credo che le mine anti-uomo siano così micidiali in quanto, non solo uccidono in guerra, ma sono un'arma terribile contro la pace e la speranza degli uomini. Saranno necessari altri 175 anni prima che l'ultima mina nel sottosuolo cambogiano venga disinnescata. Nell'attesa, saranno soprattutto agricoltori, donne e bambini che perderanno una mano o un braccio, mentre giocano nel campo vicino a casa, o lavorano per guadagnarsi la pagnotta. Il triste e il paradossale e' che, tra le poche persone sopravvissute all'invasione americana, al terrore di Pol Pot, all'invasione vietnamita e alla guerra civile, molte di esse sono morte in tempo di pace a causa delle mine.
L. Walker
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