domenica 13 gennaio 2008

Viaggio a Cuba


Cuba colorata, Cuba malinconica, Cuba vecchia, Cuba isolata, Cuba aperta, Cuba viva. Sono tanti gli aggettivi che si possono accostare alla grande isola, forse il piu' azzeccato e': unica.





Il viaggio aereo e' iniziato come al solito: paura, paura, paura. Non c'e' niente da fare, ogni decollone per me si tramuta in panico. Dall'aeroporto al nostro albergo a l'Habana la strada e' dritta, con tante palme e aiuole ordinate e pulite. Dei bambini giocano a baseball con un pezzo di legno, chevrolet colorate, lente e un po' arrugginite mi lasciano a bocca aperta. Sono bellissime! Case popolari malconce, file di panni stesi, qualche sbarra alla finestra, le varie ambasciate,siamo arrivati al Melia Hotel Habana. L'hotel e' bellissimo, non manca nulla, il mare quello che volevo subito vedere. Eccolo, azzurro come mi immaginavo. E poi vecchi quartieri, scuole, spazi per praticare sport, e tanta tanta propaganda politica. Che Guevara, Fidel e Marti. Marti, Che Guevara e Fidel, Fidel, Marti e che Guevara. Victoria! I problemi sono tanti, tra questi uno di quelli che danno piu' all'occhio sono i trasporti. Oltre a non avere pezzi di ricambio per le auto (non c'e' che dire, sono grandi meccanici dotati di grande fantasia considerato quello che riescono a fare con pezzi di auto di tutt'altro genere). Neppure gli autobus se la cavano bene, lungo le strade decine e decine di persone chiedono un passaggio, e uomini vestiti di giallo fermano i mezzi che passano fancedo salire la gente. In citta' girano i "cammelli ", un mix tra camion e autobus di buona capienza ma orrendi a vedersi. Il governo da ai cubani le case, l'energia elettrica, l'istruzione, l'assistenza sanitaria, un po' di generi alimentari, ma tutto questo non e' sufficiente. Chi sta meglio sono le persone che lavorano a contatto con i turisti, infatti troverete laureati che fanno i lavapiatti, le guide turistiche, oppure affittano camere a 20/25 pesos. Turista significa mance e maggiore considerazione da parte del governo che offre stipendi un pochino piu' alti. Il turismo e' la principale voce dell'economia di Cuba. A Cuba ho trovato grande dignita', cultura, educazione, istruzione, e stona con la paura di esprimere opinioni in merito alla politica. Non chiedere mai a un cubano cosa pensa di Fidel Castro in presenza di altri connazionali. Non vi risponderanno. Troverete comunque persone che aspirano ad un cambiamento, cosi' come quelle che invece continuano a credere nella rivoluzione. Cosa penso io? Ho notato un livello di poverta' sicuramente minore rispetto ad altri paesi, un livello di sicurezza invidiabile da gran parte dei paesi del mondo. Ho subito il fascino delle tante immagini del Che Guevara, mi sono lasciata contagiare dalla grande musicalita' presente in ogni angolo, ma non ho potuto far finta di nulla davanti alla mancanza di liberta' individuale. Mi e' stato detto: "voi siete bombardati da messaggi pubblicitari continuamente, non da messaggi politici". Non va bene il capitalismo, non va bene il socialismo imposto da Fidel, ci vorrebbe una via di mezzo. Se non ci si viene incontro si diventa fondamentalisti". Chiudo la parentesi politica e torno al mio viaggio. L'Avana e' affascinante, decadente, grande, movimentata, con meravigliose case coloniali ristrutturate e altre che sembrano in procinto di crollare da un momento all'altro. Dalla grande finestra del Melia Hotel Habana , guardo la citta' e non mi sembra vero di essere qui. Una capitale ricca di musei e gallerie d'arte, con le strade brulicanti di persone, con venditori di sigari piu' o meno legali, con giovani e anziane che per un pesos offrono di farsi fare una foto, con vecchietti che vendono il Granma. Io non ho resistito e l'ho comprato. Tutti cercano di guadagnare qualcosa in piu', ma nessuno "ti stressa", basta un "no, gracias", e ti lasciano stare. E ancora, Patria o Morte, Vinceremo! La vacanza e' volata, avrei voluto vedere e capire di piu', ma per Cuba meno di un mese non basta. Non dimentichero' certamente gli sguardi da spezzare il cuore di anziani e cani randagi, non dimentichero' le numerosissime immagini del Comandante, non dimencithero' facilmente Cuba, nel bene e nel male. Cuba e i cubani meritano di ricevere tanti turisti, e siate generosi perche' persone cosi' educate e istruite difficilmente ne ho incontrate. Non acquistate sigari di contrabbando, non comprate stelle marine e conchiglie. Acquistate i prodotti artigianali, i sigari (chiedete sempre fattura), il Ron e siate generosi con le mance. Chi lavora per voi e lo fa bene deve essere aiutato. Portate sempre qualcosa da mangiare nello zaino, i cani di piccola taglia che vagano per le strade sono parecchi e tutti affamati. Portate materiale scolastico per i bambini e fatevi fare una foto ricordo con le donne anziane munite di sigarone. Hasta la victoria siempre Cuba!

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