venerdì 25 gennaio 2008

Guerra biologica, ancora gli U.S.A. dietro ?

Scienziata venezuelana denuncia le evidenze di una guerra biologica

(Prensa Latina) L'ombra di una guerra biologica si proietta sul Venezuela con l'investigazione di un presunto ceppo di dengue nello stato occidentale di Zulia, attribuito da una scienziata locale ad una possibile mutazione da laboratorio.

Il presidente del paese, Hugo Chavez, stimò necessario investigare la presunta apparizione del sierotipo, dopo le denunce dell'immunologa Nancy Gonzalez, capo della cattedra nella Facoltà di Medicina dell'Università di Zulia (LUZ).

Agli inizi della settimana l'esperta ha messo in allerta sulla presenza di questa variante del virus che attacca principalmente il fegato, scoperta in questo stato occidentale venezuelano che concentra il 25% dei casi della malattia nel paese.

La situazione ricorda la guerra biologica degli Stati Uniti contro Cuba; l'introduzione nel 1972 del virus della febbre porcina e tra il 1979 ed il 1981 di piaghe che colpirono persone e coltivazioni, includendo il dengue.

L'emittente YVKE Mondiale e la pubblicazione elettronica Aporrea, tra gli altri mezzi, diffusero parti di un articolo di Juan Hermida, dell'Agenzia Nazionale di Informazione (AIN) con evidenze della guerra biologica contro Cuba.

La fonte ricorda che davanti ad una giuria statunitense, Eduardo Arosena, leader del gruppo terrorista Omega 7, riconobbe nel 1984 di avere partecipato ad un'operazione per introdurre dei germi come parte della guerra biologica, e tra questi il virus del dengue emorragico.

Ig/ml

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