martedì 1 gennaio 2008

Ajuste cubano


La legge di “Ajuste cubano”
miete nuove vite

Cuba ha denunciato la politica degli Stati Uniti di incitazione all’emigrazione illegale dall’isola che, come lo scorso 22 dicembre, provoca la morte di numerose persone.

Una nota del Ministero dell’Interno, letta durante il programma radiotelevisivo Tavola Rotonda di giovedì 27 dicembre, ha reso noto che, il giorno 22, 3 cubani sono morti a seguito del naufragio dell’imbarcazione con la quale tentavano di lasciare il paese. L’incidente è avvenuto a circa un chilometro dalla costa nord della provincia de L’Avana.

Le autopsie realizzate sui corpi di Yosvani Vera Alvarez, 29 anni, e di Zuleika Rodrìguez Péerez, 43 anni, dall’Istituto di Medicina Legale della capitale, hanno stabilito che entrambi sono morti per asfissia da annegamento.

La nota aggiunge che altri nove cittadini, tra cui donne e bambini, che viaggiavano a bordo di una lancia veloce, proveniente dagli Stati Uniti e dedita al traffico di persone, sono riusciti a ritornare ancora in vita alle coste cubane.

I naufraghi hanno raccontanto che, già alla partenza, lo scafo imbarcava acqua e subito dopo uno dei due motori ha avuto un’avaria. A pochi minuti di navigazione si è reso necessario ritornare a terra, ma la lancia, manovrata da due individui, nel realizzare una brusca virata si è ribaltata affondando di poppa.

Le autorità cubane sono alla ricerca dei due trafficanti di persone che, dopo aver abbandonato gli emigranti naufraghi al proprio destino, sembra siano riusciti a nascondersi all’interno del territorio nazionale.

Allo stesso tempo – conclude la nota – continuano le indagini sul lamentabile incidente provocato dalla legge assassina di “ajuste cubano”, che istiga l’emigrazione illegale e stimola le attività lucrative della mafia cubano-americana del sud della Florida.

(Traduzione: Granma Int.)

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